Salvini senza vergogna torna ad attaccare il DDL Zan: “legge bavaglio sulla cosiddetta omofobia”

Immediata e durissima la replica di Alessandro Zan, relatore della legge contro l'omotransfobia e la misoginia

salvini
2 min. di lettura

L’ennesimo gratuito, diffamante e menzognero attacco di un politicante che oramai vive quotidianamente facendo leva sulla bugia a buon mercato. Matteo Salvini è tornato ad attaccare la legge contro l’omotransfobia e la misoginia da Pisa, come riportato dall’ANSA, rilanciando concetti che nulla hanno a che vedere con il DDL Zan. Ma questa è la strategia della destra nazionale, incapace di criticare la proposta di legge con motivazioni concrete. Gettare fumo negli occhi, istigare alla paura, gridare al benaltrismo, da buoni populisti quali sono.

“Con tutti i problemi che ha l’Italia sapete qual è la priorità del Pd e dei Cinquestelle in Parlamento nelle prossime settimane? La legge bavaglio sulla cosiddetta omofobia“, ha urlato Salvini, calpestando senza un minimo di pudore tutti quei ragazzi e ragazze che quotidianamente vengono insultati, derisi, picchiati solo perché LGBT.

Lo Stato meno fa meglio è e non entra in camera da letto. Ognuno a casa sua fa quello che vuole, con chi vuole, quando vuole senza che sia lo Stato a doversene occupare, senza che nessuno debba essere discriminato per le sue scelte sentimentali e familiari. Però mi fa paura una legge che processa qualcuno che sostiene il diritto del bambino ad avere una mamma e un papà, non è discriminazione, il bimbo ha bisogno della mamma e del papà, gli adulti facciano quello che vogliono ma non paghino i bambini l’egoismo degli adulti. Giù le mani dai bambini e voglio poterlo dire senza andare a processo, va be’ che ce ne ho altri, quindi uno più uno meno, però è una questione di principio, di cultura, di libertà, di democrazia.

Come già detto un milione di volte, nessuno andrà mai a processo perché contrario alle famiglie arcobaleno o alla gestazione per altri, in Italia tra le altre cose già vietata. All’interno del DDL Zan non esiste il reato di propaganda. La libertà di opinione rimarrà intatta, come da articolo 21 della Costituzione. Continuare a sostenere il contrario significa semplicemente mentire.

Immediata e durissima la replica di Alessandro Zan, deputato PD nonché relatore della legge: “Salvini sul ddl contro omotransfobia e misoginia è diventato un disco rotto. Mente sapendo di mentire. È semplicemente vergognoso utilizzare la libertà di espressione per diffondere quotidianamente fake news e non estendere diritti che in Italia sono ancora negati. Speculare elettoralmente per frenare il crollo nei sondaggi della Lega, svilendo la dignità delle persone, non è degno di chi ricopre cariche istituzionali democratiche”.

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