Samantha Flores è una donna trans di 87 anni che un anno e mezzo fa ha deciso di aprire una casa di riposo per anziani LGBT insieme ad un sacerdote, Vincent C. Shwahn. La casa in questione si chiama “Laetus Vitae”, “Vita Felice” in latino, ed è situata nel quartiere Alamos di Città del Messico. Dipinta di rosa e di azzurro, ovvero i colori della bandiera transgender, l’abitazione offre un luogo di ritrovo per gli anziani della comunità LGTBI, garantendo loro anche un minimo di supporto medico. Si stima che in Messico gli anziani LGBT ammontino ad un milione di persone, di cui quasi la metà sono al di sotto della soglia di povertà. Ogni martedì, giovedì e sabato, dozzine di persone si riuniscono per chiacchierare, avere supporto psicologico, assistenza nell’uso delle nuove tecnologie, con tanto di cineclub settimanale. Il tutto gratuitamente. La domenica, poi, padre Vincent fa messa. “Dovevamo trovare un posto che combattesse la discriminazione che esiste ancora nei confronti di questa comunità”, ha dichiarato il sacerdote al portale messicano Animal Politíco.
“Non vogliamo più essere invisibili, questo è il mio compito, dare a tutti loro questo spazio”, ha detto Samantha ai media locali. Con i 400.000 pesos (20.000 dollari) raccolti nella campagna di finanziamento on line, l’arzilla 87enne è riuscita a pagare l’affitto, l’elettricità, l’acqua, il telefono e i servizi di base, acquistando infine mobili e computer. Vista la quantità sempre maggiore di persone ospitate, si punta ad ampliare lo spazio, riparando una scala in modo da aggiungere una stanza al piano di sopra.
La casa, va detto, accoglie anche persone che non fanno parte della comunità LGBT e che si trovano in una situazione vulnerabile. Non a caso anche molti giovani, senza un tetto sopra la testa, sono spesso ospiti. “Viviamo di donazioni e di volontariato, abbiamo bisogno di aiuto h24, sette giorni su sette”, ha chiarito Samantha Flores, splendida 88enne nonché autentica Anna Madrigal messicana.