40 anni fa Harvey Milk, primo rappresentante eletto di una delle maggiori città degli Stati Uniti ad essere apertamente gay, venne assassinato.
Per omaggiare degnamente lo storico attivista LGBT l’aeroporto di San Francisco potrebbe intitolargli il Terminal 1. Il cambio di nome è stato proposto per la prima volta cinque anni fa, dall’ex supervisore David Campos. Dinanzi a quella proposta si è formato un comitato a favore della nuova denominazione che ora, finalmente, potrebbe portare all’agognato disco verde. Il voto decisivo dovrebbe diventare realtà quest’oggi.
Oltre a rinominare il terminal, nascerà anche un’opera d’arte che celebrerà l’indimenticato Milk. “Per onorare uno dei grandi leader gay della nazione, dare forza alla storia del movimento LGBT e speranza ai giovani LGBT nelle città di tutto il mondo, il Consiglio dei Supervisori ritiene che un terminal dell’Aeroporto Internazionale di San Francisco debba essere intitolato in onore di Harvey Milk“, rimarca la proposta ufficiale. Rinominare il terminal dell’aeroporto costerebbe circa $ 357.000 (€ 289.000), cifra che includerebbe anche la sostituzione di tutta la segnaletica. L’anno scorso una stazione della metropolitana di Buenos Aires è stata dedicata ad un ex attivista locale per i diritti LGBTI: Carlos Jaúregui.
Ad assassinare Milk, appena un anno dopo la sua elezione, fu Dan White, che nell’occasione uccise anche il sindaco George Moscone.
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