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ll senatore leghista Pillon: “Vieteremo l’aborto, come in Argentina”

E sulle coppie arcobaleno ha detto: “Un ragazzo ha il diritto di avere una madre e un padre. Non farei prove di ingegneria sociale”.

simone pillon
2 min. di lettura

Gli esponenti della Lega continuano a manifestare le loro posizioni antiprogressiste sul tema delle nascite e del controllo della maternità. Il senatore del Carroccio Simone Pillon in un’intervista alla Stampa ha annunciato infatti la possibilità futura (e il desiderio) di modificare la legge a sull’interruzione volontaria di gravidanza, con l’intento di mettere fuori legge l’aborto.

Sebbene il tema sia estraneo al contratto di governo Lega-M5s e “purtroppo oggi non ci sono i numeri in Parlamento”, il parlamentare è assolutamente convinto: “ci arriveremo, come è successo in Argentina”. Il riferimento del leghista – noto alle cronache anche per aver pubblicamente dichiarato che nelle scuole della “sua” Brescia “sono arrivati a imporre la stregoneria” – è alla legge respinta dal senato argentino pochi giorni fa, che ha bloccato la proposta di legalizzare l’aborto nel paese (la normativa vigente ancora oggi in Argentina autorizza l’interruzione di gravidanza solo in caso di stupro o in caso di pericolo di vita).

Dopo le recenti dichiarazioni del ministro della Famiglia Lorenzo Fontana (che ha parlato di volontà di “restringere il diritto all’aborto”), il senatore leghista Pillon – organizzatore, tra le altre cose, del Family Day – dice di sperare di poter cancellare la normativa vigente: “Oggi non ci sono le condizioni per cambiare la legge 194 sull’aborto. Ma anche noi ci arriveremo come l’Argentina”, ha detto il senatore. Al momento, per Pillon, per modificarla “purtroppo non ci sono i numeri in Parlamento” e non ci sono “le condizioni politiche”, ma “ci sono le condizioni per applicare la prima parte della 194”, quella che affronta la tutela della maternità e le pratiche per disincentivare l’interruzione di gravidanza. 

Il primo passo annunciato dal leghista è quello dei cosiddetti “aborti zero”: “Occorre aiutare le donne che vogliono abortire perché si trovano in difficoltà economiche e sociali”, ha detto Pillon. “Le politiche che il ministro Fontana intende condurre, con importanti aiuti alle famiglie, vanno in questa direzione. Dobbiamo sostenere la maternità altrimenti nel 2050 ci estinguiamo come italiani”. Secondo Pillon la questione è semplice: “la libertà di scelta ce l’hai prima di concepire una vita. Poi c’è il diritto di un innocente di venire al mondo”.

“Le risorse – ha detto il senatore – ci sono, ma occorre spostare i soldi che vanno alle lobby, alle banche. Sa quante donne avrebbero potuto mettere al mondo dei figli con i soldi che il Pd ha regalato a Monte Paschi di Siena?”.

“Capisco la Bonino che persegue scientificamente l’individualismo anti-umano, non a caso lei è finanziata da Soros. Altri magari sono in buona fede ma non si rendono conto delle conseguenze delle loro posizioni”. Le battaglie della Lega, per Pillon, sono invece “in difesa della famiglia, dell’identità cristiana, a favore della libertà di educazione e contro la cultura gender”.

Sulle coppie arcobaleno, al giornalista che gli ha domandato se ritiene che due persone omosessuali non siano in grado di crescere un bambino, Pillon ha risposto dicendo: “un ragazzo ha il diritto di avere una madre e un padre. Non farei prove di ingegneria sociale”. Mentre la maternità surrogata, per il politico del Carroccio, “è roba da ricchi che fa parte di quella che io chiamo antropologia individualista”.

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