Lo stereotipo della frociarola: ecco perché possiamo farne a meno

Il linguaggio, più di qualsiasi altro strumento, è veicolo di discriminazione. Quindi perché definire in modo diverso quello che non è altro che un'amicizia?

Lo stereotipo della frociarola: ecco perché possiamo farne a meno - fag hag looking - Gay.it
3 min. di lettura

Il Cambridge Dictionary spiega il termine Fag hag con queste parole: “A woman who likes to spend time with gay men”. Si tratta di una parola appartenente allo slang LGBT anglosassone e si riferisce, appunto, a una figura femminile – eterosessuale – che ama spendere il proprio tempo in compagnia di omosessuali. L’etichetta è nata come insulto – Hag, letteralmente, significa stregaccia – ma è andata via via delineando uno stereotipo ben chiaro nella società: negli anni ’70 era più difficile individuare figure di donne eterosessuali che spendessero il proprio tempo unicamente in compagnia di omosessuali. La società è molto cambiata nei decenni, ma lo stereotipo sopravvive.

In italiano non esiste un corrispettivo preciso: in gergo si chiamano frociarole o frociare, e la vicinanza con la parola frocio – così come in inglese il nesso con il termine faggot (frocio, appunto) – la dice lunga sull’accezione non esattamente positiva che, almeno in principio, il termine assumeva.

Col tempo, soprattutto nel contesto americano, è nata una serie di nuove etichette: la controparte maschile, cioè un eterosessuale che frequenta molti omosessuali, viene chiamata Fag stag, mentre per gli uomini eterosessuali che frequentano molte ragazze lesbiche si possono utilizzare Dutch boy, Lesbro o Dyke Tyke. Mentre l’origine di Dutch boy è piuttosto oscura, risulta più facile rintracciare l’etimologia di Lesbro in lesbian brother (fratello delle lesbiche), e quella di Dyke Tyke, in cui Dyke è sinonimo di lesbian e Tyke significa “A young person of either sex”.

Indipendentemente dal loro sesso, tutte le persone che hanno legami di amicizia con lesbiche, omosessuali o bisessuali, vengono anche chiamate Fruit flies, ovvero ‘moscerini della frutta’.

Non finisce qui, perché il dizionario americano copre tutte le possibili combinazioni ed è ricco di sinonimi: nel caso di amicizia tra donne lesbiche e uomini gay, questi ultimi vengono chiamati Dyke diva e, tornando allo stereotipo Fag hag, esistono decine di termini equivalenti, come Queen bee, Homo honey, Goldilocks, Flame dame, Fairy princess ecc

Nella cultura di massa il termine venne usato per la prima volta nel film Saranno Famosi, in cui la parola Fag hag fu utilizzata per descrivere il personaggio di Doris nella sua relazione con l’amico gay Montgomery. Anche in questo caso l’accezione non era positiva: un altro dei personaggi, Ralph, scherza su questa relazione dicendo che Doris dovrebbe fare un provino per il ruolo da protagonista nel film I was a teen-age Fag hag.

maureen-teefy-2016
Maureen Teefy interpreta Doris in “Saranno Famosi”.

Oggi il termine è usato con un’accezione tutt’altro che negativa e definisce il legame fortissimo che può nascere in seno a un’amicizia. Ha perso, almeno nel mondo LGBT, qualsiasi sfumatura critica o deteriore. Ciononostante, la domanda che ci si può porre, è quale senso abbiano nel 2016 questi stereotipi, in un contesto in cui è la stessa comunità LGBT a volersi liberare di pregiudizi e aprioristiche valutazioni.

L’amicizia tra una ragazza etero e uno o più ragazzi gay è un’amicizia, fine. Il fatto stesso di definirla in un modo diverso rispetto a qualsiasi altro rapporto simile, può rappresentare un tentativo di renderla qualcosa di diverso? In parte sì. Il linguaggio, più di qualsiasi altro strumento, è veicolo di discriminazione. Nessuno vuole dire che chiamare la propria amica frociara implichi chissà quale tipo di omofobia interiorizzata, ma conoscendo l’origine del termine – preso pari pari dallo stampo di Fag hag – la concezione stessa rispetto a quello stereotipo può cambiare.

Nato in seno a un’altra cultura e a un altro modo di vedere e vivere l’omosessualità è anacronistico per i tempi odierni. La normalizzazione di quello che siamo, dei rapporti che viviamo, e dei legami, purtroppo e per fortuna passa anche dal linguaggio che usiamo e quindi, in buona parte, può dipendere da noi.

Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.

© Riproduzione riservata.

Partecipa alla
discussione

Per inviare un commento devi essere registrato.
Avatar
E pperò 13.11.16 - 19:06

capiamoci,prima di accusarmi di omofobia interiorizzata:da amante della linguistica l'articolo è interessante e avrebbe senso se letto al contrario,come certe canzoni che dovrebbero evocare il diavolo.nobili scopi si possono attuare pragmaticamente su molti campi (p. es. opuscoli informativi sulle malattie a trasmissione sessuale) ma lingue e linguaggi difficilmente sono politically correct e se lo sono è nell'ipocrisia.una volta non esisteva nemmeno la parola "omosessuale"

Avatar
E pperò 13.11.16 - 18:56

la mania di dare un nome ad ogni cosa ci frega,le cose sono quelle e le si possono chiamare come vogliamo. "cane"= dog = chien.piuttosto sirenesco un intento di cambiare il linguaggio.anacronistico è cercare di cambiare la lingua (che evolve da sola senza il nostro aiuto).degno dei testimoni di geova.soluzione: sconfitti dalla Storia. ah già ma sto scrivendo su un sito dove la parola è politica........

Avatar
fabulousone 13.11.16 - 15:21

Condivido in pieno. Quei termini non hanno senso e sono palesemente anacronistici. La lotta alla discriminazione passa anche dall'attenzione verso il linguaggio che si decide di usare, e direi che è ora di liberarsi in modo definitivo da quegli strascichi di un passato in cui imperava l'omofobia.

Trending

Spice Girls, è reunion per i 50 anni di Victoria Beckham: "L'amicizia non finisce mai" (foto e video) - Victoria Beckham - Gay.it

Spice Girls, è reunion per i 50 anni di Victoria Beckham: “L’amicizia non finisce mai” (foto e video)

News - Redazione 22.4.24
Consumo di contenuti p0rn0 con persone trans nel mondo - dati forniti da Pornhub

L’Italia è la nazione che guarda più p0rn0 con persone trans*

News - Redazione Milano 20.4.24
Parigi 2024, Campbell Harrison bacia il fidanzato dopo essersi qualificato per le Olimpiadi (VIDEO) - Parigi 2024 Campbell Harrison bacia il fidanzato dopo essersi qualificato per le Olimpiadi - Gay.it

Parigi 2024, Campbell Harrison bacia il fidanzato dopo essersi qualificato per le Olimpiadi (VIDEO)

News - Redazione 24.4.24
Simon Porte Jacquemus e Marco Maestri sono diventati genitori di Mia e Sun: "Un sogno diventato realtà" - Simon Porte Jacquemus e Marco Maestri genitori - Gay.it

Simon Porte Jacquemus e Marco Maestri sono diventati genitori di Mia e Sun: “Un sogno diventato realtà”

Culture - Redazione 23.4.24
chat gay grindr

Grindr sotto accusa: avrebbe condiviso con terze parti lo status HIV di migliaia di utenti

News - Francesca Di Feo 22.4.24
Justin Bieber Jaden Smith

Il video del corpo a corpo d’amore tra Justin Bieber e Jaden Smith infiamma gli animi e scatena gli omofobi

Musica - Mandalina Di Biase 22.4.24

Leggere fa bene

2023: Le cose da portate con noi

10 cose che vogliamo portarci nel 2024

Culture - Redazione Milano 27.12.23
pronomi comunuità lgbtqia+ chiamami con il mio pronome

“Chiamami con il mio pronome”, perché i pronomi sono importanti per le persone LGBTIQA+?

Guide - Redazione Milano 16.11.23
Topolino e Minnie costretti a censurare la parola "gay" da uno show Disney ad Orlando.

Topolino e Minnie cancellano la parola “gay” da uno show

News - Redazione Milano 2.1.24
Tutto ciò che accade è umano: intervista a Donatella Di Pietrantonio - Sessp 15 - Gay.it

Tutto ciò che accade è umano: intervista a Donatella Di Pietrantonio

Culture - Federico Colombo 1.1.24
Il viaggio di auto-scoperta: comprendere il "Questioning" nell'ampio ventaglio degli orientamenti affettivi, sessuali e identità di genere - gender questioning - Gay.it

Il viaggio di auto-scoperta: comprendere il “Questioning” nell’ampio ventaglio degli orientamenti affettivi, sessuali e identità di genere

Guide - Gay.it 16.11.23
coppia gay mano nella mano

Perché noi persone queer abbiamo ancora paura a tenerci per mano?

News - Emanuele Bero 6.11.23
Lingua e comunità LGBTQIA+

Lingua e comunità LGBTQIA+: non chiamatelo omofobo, è un misomosessuale, perché non è fobia, è odio

Guide - Emanuele Bero 5.12.23