Il 30 giugno prossimo andrà in scena il primo storico Pride dello Swaziland, piccola monarchia nell’entroterra dell’Africa meridionale governata da Re Maswati III.
Il Regno di eSwatini è spaventosamente omofobo, tant’è che il suo monarca ha definito “sataniche” le coppie gay e il Primo Ministro Barnabas Dlamini ha descritto l’omosessualità come “un’anormalità e una malattia”. Ecco perché questo Pride, come segnalato da Cospe.org, risulta particolarmente importante. The Rock of Hope, associazione LGBT del piccolo Paese, è riuscita ad organizzare l’evento attraverso una raccolta fondi on line.
Nello Swaziland l’omosessualità è considerata illegale. Si finisce in carcere anche se solo sospettati di aver commesso ‘sodomia’, così come i datori di lavoro possono licenziare in base all’identità di genere. Gli ospedali, infine, fanno discriminazione in base all’orientamento sessuale. Rendersi visibili attraverso il Pride potrebbe essere un primo passo verso quella conquista dei diritti che le persone omosessuali dello Swaziland attendono da decenni.
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