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Torino, drag queen aggredita reagisce e gli assalitori scappano

Mattia, drag queen torinese, aggredito venerdì scorso da due ragazzi. Ma sono stati loro a dover scappare a gambe levate.

Torino, drag queen aggredita reagisce e gli assalitori scappano - Elecktra Bionic - Gay.it
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Tra quattri giorni è Natale eppure nell’Italia di oggi c’è sempre spazio per l’omofobia.

L’ultima denuncia di questa gravosa settimana arriva da Torino, dove un giovane omosessuale è stato aggredito in pieno centro, da due ragazzi che l’hanno insultato e assalito solo e soltanto perché a loro dire abbigliato in modo esageratamente eccentrico.

Mattia Di Renzo,  24 anni, è infatti  una drag queen torinese (Elecktra Bionic, il nome d’arte), che ha però reagito difendendosi in modo adeguato.

Giovedì sera io e un altro amico drag queen eravamo stati a una festa privata, poi ci siamo spostati al Centralino a finire la serata“,  racconta Mattia dalle pagine de LaRepubblica. “Ed erano le prime ore di venerdì quando abbiamo deciso da via delle Rosine di andare a margiare un panino prima di andare a casa”.  “C’erano due pedoni che stavano attraversando e li abbiamo fatti passare. Loro hanno dato uno sguardo alla macchina e si sono messi a ridere urlando qualcosa che non abbiamo capito perché parlavano francese. Ma noi non ci abbiamo fatto caso, è ovvio che non passano inosservati due omoni di quasi due metri vestiti da donna: io avevo un vestito di maglia metallica, il mio amico una parrucca bionda… Noi siamo i primi ad essere ironici con noi stessi e a non fare nulla per nasconderci“.

Ma i due ragazzi francesi, improvvisamente, hanno iniziato a prendere a pugni l’auto, scatenando la reazione di Mattia.

A quel punto sono sceso e gli ho chiesto cosa volessero e uno mi ha colpito con un pugno al petto, a cui ho risposto ed è nata una breve scazzottata, prima che quei due scappassero“. “Evidentemente quei due bravi ragazzi hanno immaginato di poter infastidire e aggredire impunemente qualcuno non abbigliato nelle modalità alle quali sono abituati. Le aggressioni non fanno parte della convivenza civile e democratica di una società civile“. “Non deve passare il messaggio che gli omosessuali siano persone fragili che non si sanno difendere, altrimenti alcuni potrebbero sentirsi legittimati a prendere di mira altri ragazzi o delle lesbiche o dei trans o altri ragazzi che comunque diano l’aria di essere indifesi“.

Sabato mattina Mattia si è recato al pronto soccorso per farsi medicare le escoriazioni riportate, sporgendo denuncia contro ignoti. Giziana Vetrano, coordinatrice Torino Pride, ha così commentato l’ennesima violenza omofoba di questo drammaticamente infinito 2018.

Ci auguriamo che le forze dell’ordine possano, grazie alla accurata descrizione rilasciata da Mattia, identificare i due ‘bravi ragazzi’ e far capire loro che le aggressioni non fanno parte della convivenza civile e democratica di una società civile. Facciamo a Mattia i nostri auguri di pronta guarigione e ci auguriamo che nel difendersi non abbia fatto troppo male ai due vigliacchi”.

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