Il Treviso Pride è fissato per il 29 giugno. Un evento che ha ricevuto anche il patrocinio del Comune, con il percorso orami deciso e migliaia di persone attese. Ma c’è ancora chi pensa di poter bloccare la manifestazione, a poco più di un mese dalla data prevista. A far polemica sono naturalmente alcuni militanti di Forza Nuova, che sperano nel vescovo di Treviso per bloccare il pride. A firmare la lettera inviata direttamente al vescovo sono stati Lorenzo Damiano e Gloria Callarelli. Due candidati del partito di estrema destra alle elezioni europee del prossimi 26 domenica 2019.
Come possa un vescovo eliminare una manifestazione autorizzata da Questura e Comune è un mistero, ma i due candidati omofobi lo spiegano nella lettera, che Treviso Today ha pubblicato interamente. Facendosi portavoce delle molte associazioni cattoliche del trevigiano, Damiano e Callarelli descrivono al vescovo Gianfranco Agostino Gardin il Treviso Pride come un evento drammatico e moralmente discutibile. Realizzato “contro la famiglia naturale e contro la vita“.
L’apocalittica lettera di Forza Nuova contro il Treviso Pride
La lettera al vescovo continua con una descrizione completamente fuorviante sulla parata del 29 giugno. Chiamando in causa come sempre i bambini, i quali potrebbe rimanere confusi alla vista della manifestazione.
Un evento che non rispetta la cultura cristiana e la morale della società ma soprattutto che rischia di scandalizzare e mettere confusione in famiglie e bambini che inevitabilmente potrebbero assistere alla manifestazione. Chiediamo a Lei quale primo cittadino della Chiesa Cattolica della provincia di Treviso, di sostenerci affinché manifestazioni, che già altrove sono state condite da atti osceni e blasfemie, siano vietate nel nostro territorio pubblico.
I soldati di Cristo (come si definiscono loro stessi nella lettera) continuano con la difesa dei bambini. Richiedendo quindi l’intervento divino del vescovo, perché intervenga “per dire no a questi eventi scadenti nelle oscenità e conditi di blasfemia“.
Mentre Forza Nuova si indigna, ancora a inizio maggio il sindaco leghista Mario Conte aveva concesso il patrocinio. Mostrandosi sempre disponibile a combattere per i diritti civili, chiedendo però agli organizzatori una manifestazione sobria e senza eccessi, per rispettare tutte le sensibilità presenti in città.
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