In piena pandemia l’arcobaleno è diventato simbolo di speranza, ovunque. Prima in Italia, poi in Spagna, Francia, Regno Unito, Stati Uniti d’America. Il Globo intero è stato illuminato dai colori che la comunità gay ha fatto suoi 50 anni or sono, a tal punto da scatenare un’incredibile e folle divieto in Turchia.
Il governo di Erdogan avrebbe infatti chiesto alle famiglie e soprattutto ai presidi delle scuole turche di vietare gli arcobaleni alle finestre, perché non sarebbe altro che un “complotto internazionale per far diventare gay i bambini”. Egitim-Sen, un sindacato degli insegnanti turchi, ha confermato il tutto, così come alcuni attivisti locali LGBT, che hanno rimarcato l’aumento di omofobia nel pieno della pandemia. L’idea di un’ondata rainbow realizzata dai più piccoli era nata dal Museo di Arte Moderna di Istanbul, per “infondere speranza” e celebrare il “miracolo della natura” nel mezzo della pandemia da COVID-19
Sui social l’indignazione è cresciuta, in difesa dei colori e come critica nei confronti di un Governo oppressore e a dir poco ossessionato dalla comunità LGBT, tanto da far tornare in auge l’hastag #RestiamoACasa con i disegni dei bimbi turchi raffiguranti proprio l’arcobaleno.
I casi di COVID-19 in Turchia sono stati circa 140.000, con quasi 4000 decessi. Le scuole turche sono state chiuse il 12 marzo scorso, e rimarranno chiuse anche per tutto il mese di maggio.
An awful wave of hate speech and phobia is ongoing in Turkey against LGBTI+s. It all started with children drawing rainbows and hanging them to their windows during lockdown, an activity designed by school teachers for morale. They were then accused of LGBTI+ propaganda.
— Güley Bor (@BorGuley) April 27, 2020
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