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Uccise e fece a pezzi Vincenzo Ruggiero: ergastolo confermato per Ciro Guarente

Vincenzo ha finalmente avuto giustizia.

vincenzo ruggiero
2 min. di lettura

Ciro Guarente è stata condannato all’ergastolo. L’ex cuoco della Marina Militare, non ha potuto godere di nessuna attenuante. Con tutte le prove raccolte dagli inquirenti, Guarente aveva confessato l’omicidio di Vincenzo Ruggiero, attivista gay di 25 anni. Dopo avergli sparato, ha fatto a pezzi il corpo, nascondendo i resti in una garage. A tre anni dalla fatto, però, l’omicida non ha mai detto dove aveva nascosto la testa del ragazzo.

Ciro Guarente, pochi attimi prima che il giudice leggesse la sentenza, ha chiesto di poter parlare in aula. In un breve discorso, l’uomo ha spiegato di essere pentito di quanto fatto, e si è scusato pubblicamente con la famiglia di Vincenzo e con la propria. Poche parole che non sono bastate per fargli trascorrere il resto della sua vita in carcere.

La storia tra Vincenzo Ruggiero e Ciro Guarente

Era l’estate del 2017, nella periferia di Napoli, quando si consumò quest’efferato crimine. Guarente era geloso di Vincenzo Ruggiero, il quale condivideva l’abitazione con Heven Grimaldi, una giovane transessuale amica del 25enne e fidanzata di Guarente. Quest’ultimo, sospettando una relazione, si era recato a casa della donna con una pistola, per regolare i conti con Vincenzo Ruggiero. Dopo avergli sparato, le telecamere lo avevano inquadrato mentre usciva dall’appartamento con il cadavere.

Le indagini erano partite dopo la denuncia della scomparsa del ragazzo 25enne, e fin da subito i Carabinieri avevano messo sotto torchio Guarente. Confessando l’omicidio, Guarente aveva anche riferito dove cercare i resti del corpo, in una botola di un box a Ponticelli, poco lontano da Napoli. La pistola usata per l’omicidio gli era invece stata fornita da Francesco De Turris, un pregiudicato e già condannato in un altro processo.

Maria Esposito, madre di Vincenzo Ruggiero, come riporta Fan Page, ha affermato:

Un minimo di soddisfazione c’è. Chi fa del male paga, la giustizia almeno in questo caso ha funzionato molto bene. Vincenzo credo sarebbe stato abbastanza soddisfatto di quello che fa la sua mamma e se ho la forza è perché è lui a darmela.

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