Viktor Orban ce l’ha fatta: la legge anti-LGBT modello Russia è stata approvata oggi, dall’Assemblea nazionale. Il testo, come riporta il sito ungherese 24.hu, ha ottenuto 157 voti favorevoli, un solo contrario. I partiti di opposizione presenti in Parlamento hanno invece boicottato il voto, in segno di protesta (sarebbero stati 41 voti).
La legge che vieta la “promozione dell’omosessualità” era stata presentata solo la settimana scorsa da Fidesz, il partito del premier Orban. Ancora una volta, dobbiamo assistere alla disinformazione che in questo caso la politica conservatrice dell’Ungheria sfrutta per colpire la comunità LGBT. Oltre a combattere la pedofilia, il testo vieta di parlare di tutti gli orientamenti sessuali, tranne quello eterosessuale, ai minori di 18 anni.
La pornografia e i contenuti che rappresentano la sessualità o promuovono la deviazione dell’identità di genere, la riassegnazione del sesso e l’omosessualità non devono essere accessibili ai minori di 18 anni.
Si associa pedofilia all’omosessualità
È evidente che la legge punti ad associare la pedofilia all’omosessualità, rendendo la comunità LGBT un facile bersaglio da parte dei gruppi più estremisti.
Anche in Ungheria le violenze nei confronti di persone LGBT stanno aumentando, e questa legge non farà altro che contribuire all’odio. La nuova legge vieterà qualsiasi rappresentazione e discussione LGBT non solo all’interno dei programmi scolastici ma anche nei media, come in film, serie tv e pubblicità.
Manifestazione in Ungheria e interventi istituzionali
Prima dell’approvazione di questa contestatissima legge, avvenuta in tempi record, è intervenuta Dunja Mijatovic, commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa. In un comunicato aveva chiesto ai deputati di maggioranza di non votare la legge. Nella nota, aveva scritto: “occorre restare vigili dinanzi a simili iniziative per l’approvazione di misure che limitano i diritti umani o stigmatizzano membri della società”.
Ma tanto l’intervento di Mijatovic quanto la manifestazione di ieri, con migliaia di manifestanti scesi in piazza per dire no a simile scempio, non hanno sortito effetti: anche l’Ungheria ha da oggi una legge omotransfobi2ca.
Ma a differenza della Russia di Vladimir Putin, che la legge contro la propaganda gay” l’ha approvata nel 2013, l’Ungheria è membro ufficiale dell’Unione Europea dal 2004.
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Ennesimo gravissimo fallimento sui diritti umani dell'Unione Europea... Con Salvini e Meloni al governo anche noi avremmo un'identica legge omotransfobica. Ricordiamolo quando si voterà.