Ha scandalizzato tutta Europa l’ultima follia ungherese, che ha visto il Governo di Victor Orban modificare la Costituzione, cancellando le persone trans e le famiglie arcobaleno. Dall’Italia, invece, sono arrivati i sentiti complimenti di Simone Pillon, senatore leghista accecato dall’odio nei confronti della nostra comunità, che su Twitter ha scritto.
Bene Orban che ha avuto il coraggio di opporsi alla dittatura LGBT In Ungheria, garantendo nella costituzione il diritto dei bambini a vivere con mamma e papà. Ognuno nel privato faccia come vuole, ma i diritti dei minori vengono prima di tutto.
Peccato che Orban abbia deciso anche altro, annullando l’identità delle persone trans, negando la loro stessa esistenza, cancellando con un colpo di spugna tutte le famiglie arcobaleno, negando diritti a tutti quei figli che già hanno due papà e due mamme, che esistono, sono tra noi e non sono immaginari come il fantomatico ‘gender’ che riempie la bocca di certi pericolosi personaggi. Pillon, a cui tutti noi regaleremmo volentieri un biglietto di sola andata verso l’Ungheria che osserva con tanta invidia, si congratula platealmente con un’estremista che ha di fatto messo in atto una dittatura, approfittando del tardivo intervento UE.
Duro, invece, Alessandro Zan, deputato Pd nonché relatore della legge contro l’omotransfobia, bifobia e abilismo che arriverà al Senato tra poche settimane. “È chiaro ormai che paesi come Ungheria e Polonia utilizzano le vite delle persone lgbtq come terreno di scontro ideologico con le istituzioni europee. Deve però essere altrettanto chiaro che chiunque all’interno dell’UE mette in discussione i diritti umani lo fa contro tutte le cittadine e tutti i cittadini degli Stati membri. Dobbiamo sentirci chiamati in causa, perché questo è un attacco ai principi fondamentali di uguaglianza, rispetto e libertà che stanno alla base dell’Europa stessa e che noi in quanto italiani ed europei abbiamo contribuito a fondare. Quello di oggi è un ulteriore schiaffo della destra sovranista a cui le istituzioni europee devono rispondere. A cui l’Italia deve rispondere, combattendo odio e discriminazioni, facendo capire chiaramente che stiamo con l’Europa dei diritti e dell’inclusione, dove non c’è spazio per omotransfobia e misoginia, tantomeno di Stato“.
questo uomo mi sa ha qualche problema interno ovviamente no riesci ad accettare la sua sessualità altrimenti non se capisce tutto questo accanimento contro le persone Lgbt
non lo capisce che gli piace gli uomini, sicuramente è stato represso da piccolo