Il primo ministro ungherese Viktor Orbán si è presentato alla conferenza dei repubblicani d’America, la Conservative Political Action Conference (CPAC), a Dallas, in Texas, ridando fiato all’estremismo e al populismo trumpiano. Orbán, pubblicamente apprezzato da Matteo Salvini, ha parlato di “scontro di civiltà” in occidente”, ricevendo un’autentica standing ovation dopo aver ripetuto che il matrimonio è solo tra uomo e donna.
Successivamente ha così affrontato il tema del ‘genere’.
“Gli ungheresi hanno deciso che non abbiamo bisogno di più generi, abbiamo bisogno di più ranger”. “Meno drag queen e più Chuck Norris!”.
Oggi 82enne, Chuck Norris è stato Cordell Walker nella serie tv Walker Texas Ranger, chiusa 22 anni or sono. In Ungheria, evidentemente, Orbán vede Rete4, dove le repliche del telefilm trovano spesso ancora spazio. “Dobbiamo coordinare le nostre truppe, perché affrontiamo la stessa sfida“, ha continuato Orban, recentemente riconfermato presidente. “I progressisti di oggi stanno cercando di separare la civiltà occidentale dalle sue radici cristiane”, convinto che “gli orrori del nazismo e del comunismo sono avvenuti perché alcuni Stati occidentali avevano abbandonato i loro valori cristiani“. Difesa la famiglia “tradizionale”, Orban ha poi parlato di sè con toni entusiastici.
“Sono il primo ministro più longevo in Europa. L’unico leader politico anti-immigrati nel nostro Continente, padre di cinque figli e nonno di cinque nipoti”. “I democratici hanno fatto di tutto per creare una divisione tra di noi. Mi odiano e calunniano me e il mio Paese, proprio come odiano voi e calunniano l’America che rappresentate”. “L’unica cosa che noi ungheresi possiamo mostrarvi è come possiamo difenderci secondo le nostre regole”.
L’ultradestra americana guarda alla Polonia e all’Ungheria, seguendo passo passo quanto fatto dalla destra italiana a trazione Salvini/Meloni. In Ungheria, Orbán e il suo partito al governo Fidesz hanno approvato una legge a “protezione dei bambini dalla pedofilia” che di fatto vieta qualsiasi contenuto LGBTQ+ ai minori di 18 anni. Una legge aspramente criticata dall’Unione Europea, che da mesi minaccia sanzioni economiche all’Ungheria, tristemente molto simile a quella contro la “propaganda gay” voluta da Vladimir Putin nel 2013. Una legge che Simone Pillon, senatore leghista, vorrebbe approvare anche in Italia.
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