Appartengono probabilmente al 25enne Vincenzo Ruggiero, attivista omosessuale ucciso in provincia di Caserta il 7 luglio scorso, i resti ritrovati nelle scorse ore nel quartiere napoletano di Ponticelli.
I resti, grazie al sopralluogo dell’antropologo forense Maurizio Cusimano, sono stati rinvenuti nei pressi dello stesso garage in cui alcune settimane fa si era scoperto parte del cadavere e potrebbero essere la testa e un pezzo di braccio: questa, almeno, è l’ipotesi della Procura di Napoli Nord e dei carabinieri di Aversa. I reperti, ad ogni modo, sono già stati chiusi in apposite scatole e verranno analizzati per ricostruire l’intero scheletro.
Sarà un lavoro fondamentale per comprendere i traumi subiti da Vincenzo Ruggiero, ma nel frattempo le indagini proseguono per individuare altri eventuali complici del 35enne ex marinaio Ciro Guarente (già in carcere per omicidio) e di Francesco De Turris, 51enne pregiudicato residente proprio a Ponticelli (accusato di aver ceduto la sua pistola a Guarente). A breve sono quindi attesi altri sviluppi.