A sei giorni dall’incredibile delirio transomofobico andato in scena a Live – Non è la D’Urso, con tutte le polemiche social e associative che ne sono conseguite, la conduttrice Mediaset ha ospitato Vlamidir Luxuria, lunedì scorso gravemente insultata da Vittorio Sgarbi, per un confronto, un chiarimento.
In settimana la D’Urso aveva provato a inviare un messaggio di pace nei confronti dell’ex deputata di Rifondazione, ricevendo in cambio un duro tweet: “Omofobia e transfobia si combattono sempre: quando accade fuori ma anche quando si verifica dentro uno studio televisivo”. Parole pesantissime che Barbara, evidentemente, ha voluto in qualche modo affrontare, andando però incontro ad una doverosa reprimenda di Vladimir, in diretta tv.
Quello che Sgarbi mi ha detto non ha fatto male solo a me, ma a tutta la nostra comunità che si è sentita offesa da quelle parole. Mi sarei aspettata da parte tua una reazione più immediata e severa, perché ti conosco e so che quando tu ti arrabbi ti arrabbi. So della tua lotta all’omotransfobia, all’insulto, e in quel momento Barbara dovevi essere la Barbara che si arrabbia con i concorrenti del GF e li mette in riga. Anche se è Vittorio Sgarbi.
Passato qualche lunghissimo secondo di silenzio, la D’Urso ha così replicato: “Non consento a nessuno di mettere una piccola, grande macchia sullla battaglia che da 12 anni sto facendo al fianco della comunità LGBT, contro l’omofobia, per il matrimonio egualitario. Mi sono scagliata contro il ministro Fontana, contro il ministro Salvini che stava andando al congresso di Verona. Sono andata da Renzi con i nastri tricolori, perché volevo una data sulla legge contro l’omofobia e per i diritti civili. Io questo faccio da 12 anni e ancora adesso nelle mie trasmissioni, con il mio timbro, vengo odiata, dagli uomini che picchiano le donne e i gay. Perché magari proprio quelli che ora su Twitter scrivono contro di me sono quegli omofobi, quelli che picchiano le donne”. “Io ti sfido a dirmi un personaggio pubblico, uno, che da 12 anni è in prima linea, che si impegna tutti i giorni. Io chiedo la legge contro l’omotransfobia, questa è la mia vita da 12 anni“. “Ho visto che molti hanno preso a pretesto questa cosa per farci litigare, per mettere ombre sulla mia battaglia, questo non lo consento”. “Io non sentivo quello che ti diceva Sgarbi, ti sono venuti a dire che facevo le faccette e ridevo. Come si sono permessi. Il pubblico non posso sempre gestirlo, se il pubblico applaude, non posso fare niente”.
Luxuria, a quel punto, ha continuato, sottolineando come “in certi casi bisogna dire a delle persone ‘tu quel linguaggio non lo usi nella mia trasmissione’. Perché in quel momento si sono identificate tutte le persone LGBT“. Ma la D’Urso ha insistito, ricordando di aver più volte detto ‘basta, basta, basta’ a Feltri e Sgarbi, per poi trincerarsi dietro un paravento indigeribile: “Mi dispiace non aver colto la tua fragilità in quel momento. Non ho colto il fatto che tu in quel momento fossi più fragile della Vladimir che io conosco da anni. Quella che voglio in trasmissione, che difende e attacca tutti. Non ero pronta, non l’ho colta. Non mi hai dato segnali. Sei tu la vera leonessa, molto più di me. “Ti giuro, non ho colto il tuo disagio“. Luxuria, in sostanza, avrebbe dovuto difendersi da sola, perché solitamente in grado.
In lacrime, Vladimir ha faticato a riprendere la parola: “Barbara è vero che sono forte, che mi sono costruita una corazza, eppure sono fatta di carne e certe cicatrici a volte ritornano”. “Vorrei la gente a non giudicarci per la nostra identità sessuale, ma per cose che sono più importanti”. “Finché Vittorio Sgarbi non mi chiederà scusa, io non sarò mai più in uno studio televisivo dove c’è anche lui”.
Nel finale, la D’Urso si è nuovamente tolta dei sassolini dalle scarpe nei confronti di chi ha osato criticarla nel corso di questa lunga settimana (e noi di Gay.it siamo tra quelli), perché “da 12 anni in prima linea nel difendere i diriti LGBT”, dimenticandosi alla fine della fiera di dire due semplici parole: “Ho sbagliato”. Perché nessuno è perfetto e chiunque è criticabile, se in errore.
“Volevo che fossi più severa”
Vladimir Luxuria parla con la nostra @carmelitadurso della sua sofferenza dopo Live #noneladurso pic.twitter.com/4kVjAZC3OO— Domenica Live (@domenicalive) November 24, 2019
© Riproduzione RiservataLa nostra @carmelitadurso è da sempre al fianco della comunità LGBTQ+ #domenicalive pic.twitter.com/iCuQV24ySk
— Domenica Live (@domenicalive) November 24, 2019
Mi dispiace tanto Vlady, ma me lo aspettavo. Che delusione!!!! Riguardati bene la puntata del fattaccio. Mi sa’ che Qualcuno ha dimenticato delle cose, ma non siamo ne’ cechi, ne’ sordi, per fortuna. Capisco che tu ne abbia dei tornaconto $$$$ ma era meglio non farlo sto’ teatrino melenso. Ti ho conosciuta come Attivista e adesso capisco che sei solo un Personaggio Televisivo. Hai salvato la faccia alla D’Urso, ma hai sporcato la tua. Auguri.
E cosi’ fu’ che Vladimir paro’ il cu*o alla D’Urso, ma si sporco’ la faccia! Ormai Luxuria e’ solo un personaggio televisivo. Finita l’epoca delle battaglie, inizia quello dello Business.
Si…hai detto bene: è iniziata l’epoca del bussines e non finirà con la chiusura del Gay-vilkage a Roma dentro Roma, ele lotte di attivisti/e lgbt ora.. sono sciape!!!
Me ne scuso che ho un rittane sansung che, mi fa scrivere MAKDESTRAMENTE!!! Ma è verità che adesso certe attiviste/i lgbt, chiuso il Gay-village, vanno tutte/i in TV commerciali, ma fare quei”sceneggiati” fare quei circhi d’ogni pagliaccio…farà a tantissima gente molto male sui diritti costituzionali, civilisti, penakusti combattuti! Eroi in questo non potranno uscire dalla tomba e ricominciare daccapo!! Sarete daccordo con me in questo, o no?!?
Inutile riparlare. ..chi ha torto, e dico entrambe le pagliacce parti, non si scuserebbe mai né vuole la schietta verità!…istigano si a far prudere le mani,ma gente paciera,saggia,coscente, esiste ancora nella massa malvagia!