Dopo 48 ore di rumoroso silenzio, e un fiume di critiche esplose on line, Barbara D’Urso è tornata ad affrontare il tema dell’omofobia nel corso di Pomeriggio Cinque. La conduttrice Mediaset ha raccontato la storia di Santo, ragazzo a suo dire insultato e picchiato perché gay, e ha colto la palla al balzo per tornare su quanto avvenuto lunedì sera, con il delirio transomofobo che ha travolto Vladimir Luxuria, nel corso di Live – Non è la D’Urso.
Barbara, in quel caso, non ha mai frenato gli insulti omotransfobici di Vittorio Feltri e Vittorio Sgarbi, lasciando loro spazio e modo di offendere Vladimir e un’intera comunità, cedendo spesso a sorrisini ai più apparsi inaccettabili. Oggi, con ritardo, è così tornata sul caso.
Voglio mandare un grandissimo abbraccio pubblico a Vladimir Luxuria. Noi dopo la diretta, l’altra notte, ci siamo sentite, ci siamo scritte. Lei mi ha mandato un cuore rosso, bellissimo. Vladi ci è rimasta male per il fiume in piena che era Sgarbi l’altra sera. Voi sapete che Sgarbi, del resto, è veramente inarrestabile. Purtroppo, molte volte, nessuno riesce a fermarlo. Vladimir è l’unica che riesce a gestire forse Vittorio Sgarbi, sapeva di confrontarsi con lui. Probabilmente l’altra sera Vladi era un pochino più fragile. Mi dispiace che questo sia accaduto in una mia trasmissione. Io amo Vladimir, lei lo sa, ce lo siamo già detti l’altra notte. Con Vladimir ci vediamo molto molto presto.
Caso chiuso? Probabilmente sì, ma non ha davvero senso ritagliare spazi quotidiani a casi di omofobia come quello del povero Santo, se in altri contesti si ospitano personaggi che vomitano insulti transomofobici, senza alcun tipo di freno da chi dovrebbe gestirli. In quanto conduttrice. E se proprio non si riesce a fermarli, perché “inarrestabili”, meglio lasciarli a casa loro.
AHAHAHAHAHAHAHÀ idioti, siete voi inutili e beceri