Orde di ragazzine scatenate si impadronirono dei pomeriggi televisivi degli anni ’90, dell’immaginario collettivo e delle fantasie maschili. Ascolti da record, polemiche ricorrenti, le conduzioni di Bonaccorti e Bonolis, fino alla trovata, geniale, di mettere una giovanissima Ambra Angiolini come front woman anche grazie all’ormai iconico auricolare, col quale il mentore Gianni Boncompagni le suggeriva live battute e commenti.
E poi le canzoni sfacciatamente in playback, i giochini telefonici scemi, i balli scomposti, gli sketch senza pretese, le tantissime risate e pure qualche pianto. Tra le varie ninfette che popolavano il programma cult per un’intera generazione: Laura Freddi, Miriana Trevisan, Nicole Grimaudo, Antonella Elia, Alessia Merz, Claudia Gerini, Lucia Ocone, Romina Mondello, Sabrina Impacciatore, Cristina Quaranta, Pamela Petrarolo e molte altre ancora.
Il 30 giugno del 1995 dallo Studio 1 del Centro Palatino a Roma andava in onda l’ultima puntata di Non è la Rai, ecco 10 momenti indimenticabili che hanno fatto la storia delle televisione italiana.
Eternit: lo scandalo del Cruciverbone con Enrica Bonaccorti
Il gioco di Ambra dello zainetto
Il gioco dei bambini di Ambra e il RASPA!! (forse di una madre preoccupata per il costo della chiamata)
La celebre frase di Ambra del 1994 in piena campagna elettorale su Occhetto e Berlusconi (ovviamente suggerita da Boncompagni)
Please don’t go e gli altri momenti di scatenamento collettivo
La sigla
Le esibizioni pazze di Pamela Petrarolo
Il gioco delle secchiate e la caduta di Emanuela Panatta
Antonella Elia che dice “handicappata” e lo psicodramma che ne seguì
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E questo cosa centra con i gay e il mondo glbt?!?