Polonia: i pubblici ministeri fanno ricorso all’assoluzione della drag queen Mariolkaa Rebell, accusata di istigazione all’omicidio

La Polonia torna ad accusare Mariolkaa Rebell: "soggetto depravato che ha perpetrato un comportamento disgustoso".

ascolta:
0:00
-
0:00
polonia-drag-queen-tribunale
3 min. di lettura

I pubblici ministeri in Polonia hanno presentato ricorso contro l’assoluzione di una drag queen accusata d’incitamento all’omicidio.

Mariolkaa Rebell era salita sul palco con uno spettacolo che ha visto la presenza di forbici, sangue finto e una bambola gonfiabile con l’immagine di un vescovo polacco dichiaratamente anti-LGBTQIA+.

 

[tweet id=”1552944333875200000″ /]

 

Il ricorso è arrivato dopo le critiche mosse dal pubblico ministero, anche ministro della giustizia nel governo conservatore, verso la sentenza della corte, definita “imbarazzante”, e verso la drag queen, definita “un depravato”.

L’incidente in questione, che all’epoca ha avuto un’ampia copertura, è avvenuto in una discoteca della città di Poznań nel 2019, dove la drag queen – che può essere chiamata solo Marek M. secondo la legge polacca sulla privacy – si è esibita con il nome d’arte di Mariolkaa Rebell.

Le immagini condivise sui social media hanno mostrato l’artista con in mano una bambola su cui era stata apposta l’immagine di Marek Jędraszewski, l’arcivescovo di Cracovia, oltre a forbici e sangue finto.

Pochi giorni prima,  Jędraszewski aveva definito il Pride la “peste arcobaleno” LGBTQIA+, simile alla “peste rossa” del bolscevismo.

Successivamente, aveva ripetutamente attaccato quella che lui e altri conservatori, incluso il partito al governo, chiamano “ideologia LGBTQIA+”, che l’arcivescovo ha paragonato al nazismo e al comunismo.

Secondo i pubblici ministeri, durante lo spettacolo, Marek M. aveva ballato su una canzone pop che includeva la frase (in polacco) “L’ho ucciso con tutte le mie forze” e ha simulato l’omicidio del pastore.

L’accusa verso Marek M. è d’incitamento pubblico a commettere omicidi, di odio religioso e di oltraggio ai cattolici.

Tuttavia, in un processo a giugno, il tribunale distrettuale di Poznań aveva ritenuto l’imputato non colpevole.

Il giudice Agata Trzcinska aveva affermato che i pubblici ministeri non avevano prove: non erano infatti state fornite registrazioni o testimoni diretti, e si erano invece basati solo sui resoconti dei media senza però stabilire se i giornalisti fossero presenti o meno durante lo spettacolo.

Lo stesso Marek M. aveva affermato di non aver simulato la decapitazione della bambola, dichiarando di aver semplicemente ballato con essa per poi perforare la sacca di sangue finto con le forbici per simboleggiare che l’arcivescovo aveva ferito il suo cuore, quello di Marek M., con le sue osservazioni anti-LGBTQIA+.

 

[tweet id=”1162408978283974657″ /]

 

Il giudice ha ritenuto che la performance non fosse un reato d’odio e rientrasse nei limiti della libertà artistica e di espressione.

Ha anche fatto notare come la performance fosse una risposta alle precedenti dichiarazioni di Jędraszewski. “Se hai opinioni controverse, devi tenere conto della reazione“, aveva dichiarato Trzcinska.

Tuttavia, l’ufficio del pubblico ministero di Varsavia, che ha preso in carico il caso dalla sua controparte a Poznań all’inizio del processo, chiede ora l’annullamento del verdetto e un nuovo del processo.

I pubblici ministeri ritengono che la corte “abbia effettuato conclusioni fattuali errate, prive di obiettività e contrarie ai principi della logica“, ha affermato Aleksandra Skrzyniarz, portavoce della procura di Varsavia.

Ha aggiunto che l’analisi delle foto, comprese “le espressioni facciali dell’imputato”, mostrano che “emanava emozioni negative di rabbia od odio” e che questo “non era un atto pacifico e non aggressivo di performance artistica, ma un atto pianificato simulazione dell’omicidio di uno specifico rappresentante della Chiesa cattolica romana”.

Tale decisione ha fatto seguito alla condanna dell’assoluzione da parte di Zbigniew Ziobro, procuratore generale e ministro della giustizia, il quale ha affermato che “va oltre tutti gli standard [accettabili] e danneggia l’immagine della magistratura polacca“.

Riferendosi a Trzcinska, Ziobro ha affermato che “è imbarazzante avere dei giudici del genere in Polonia“. Ha descritto Marek M. come un “soggetto depravato che ha perpetrato un comportamento disgustoso” e ha avvertito che lasciare tali azioni impunite potrebbe in futuro “portare a un vero omicidio“. Quando però si tratta di minacce verso la comunità LGBTQIA+, tutto tace.

Infatti, diversi attivisti hanno ribattuto, affermando che le osservazioni anti-LGBTQIA+ dell’arcivescovo costituivano incitamento all’odio.

Ma nel 2020, sia i pubblici ministeri che i tribunali si sono rifiutati di aprire un procedimento, ritenendo che le parole di Jędraszewski non intendessero riferirsi a individui specifici.

Le leggi polacche sui crimini ispirati dall’odio non coprono infatti l’orientamento sessuale o l’identità di genere – come anche nel nostro paese, il che significa che le persone LGBTQIA+ non sono protette dall’hate speech come gruppo allo stesso modo delle minoranze etniche o religiose.

Negli ultimi tre anni, la Polonia è stata classificata come il peggior paese dell’UE per le persone LGBTQIA+, nel mezzo di una campagna anti-LGBTQIA+ condotta dalla coalizione di governo e da parti della chiesa cattolica.

Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.

© Riproduzione riservata.

Partecipa alla
discussione

Per inviare un commento devi essere registrato.

Trending

queer palm, festival di cannes, i vincitori

Festival di Cannes. Tutti i film vincitori della Queer Palm dal 2010 ad oggi

Cinema - Gio Arcuri 17.5.24
Rainbow Map 2024, l'Italia crolla al 36° posto su 49 Paesi per uguaglianza e tutela delle persone LGBT - rainbowmap - Gay.it

Rainbow Map 2024, l’Italia crolla al 36° posto su 49 Paesi per uguaglianza e tutela delle persone LGBT

News - Federico Boni 15.5.24
Cannes 2024, ecco i 17 film LGBTQIA+ in corsa per la Queer Palm - Block Pass - Gay.it

Cannes 2024, ecco i 17 film LGBTQIA+ in corsa per la Queer Palm

Cinema - Federico Boni 17.5.24
Il masturbatore nella versione standard LELO F1S V3

Recensione di LELO F1S™ V3: il masturbatore per persone pene-dotate che usa le onde sonore e l’intelligenza artificiale

Corpi - Gio Arcuri 10.4.24
Taiwan, la drag queen Nymphia Wind si esibisce per la presidente uscente Tsai Ing-wen (VIDEO) - Nymphia Wind - Gay.it

Taiwan, la drag queen Nymphia Wind si esibisce per la presidente uscente Tsai Ing-wen (VIDEO)

News - Redazione 17.5.24
Sethu, è uscito il suo primo album "Tutti i colori del buio"

Sethu e i colori del buio: “Canto per tendere una mano a me stesso e agli altri, dopo Sanremo la depressione” – Intervista

Musica - Emanuele Corbo 17.5.24

Leggere fa bene

Polonia, giornalista della Tv di Stato si scusa in diretta per la propaganda anti-LGBTQ+ degli ultimi 8 anni (VIDEO) - Wojciech Szelag - Gay.it

Polonia, giornalista della Tv di Stato si scusa in diretta per la propaganda anti-LGBTQ+ degli ultimi 8 anni (VIDEO)

News - Redazione 16.2.24
Priscilla

Priscilla, 30 anni dopo arriva il sequel della Regina del Deserto

Cinema - Redazione 22.4.24
meloni orban

Italia al 25° posto su 27 in Europa sui diritti. Peggio di noi solo Ungheria e Polonia. Il report sui singoli voti all’Europarlamento

News - Federico Boni 15.4.24
come costituire le unioni civili in italia

Polonia, il governo annuncia: “A breve un disegno di legge sulle unioni civili”

News - Redazione 28.12.23
Ciao Maschio 2024, intervista alle Karma B: "Caro Salvini le facciamo questa domanda...." - Karma B Ciao Maschio 4 - Gay.it

Ciao Maschio 2024, intervista alle Karma B: “Caro Salvini le facciamo questa domanda….”

Culture - Federico Boni 12.4.24
Torino, in 20 aggrediscono la drag La Myss: "È stato di sicuro un attacco a sfondo omofobo" - la myss - Gay.it

Torino, in 20 aggrediscono la drag La Myss: “È stato di sicuro un attacco a sfondo omofobo”

News - Redazione 9.1.24
FEMME (UTOPIA)

Femme è il thriller queer in drag di cui abbiamo bisogno, il trailer – VIDEO

Cinema - Redazione Milano 16.2.24
RuPaul non crede nella monogamia tra uomini. E attacca Madonna: "Mi diede dell'eunuco, per lei ero inutile" - RuPaul - Gay.it

RuPaul non crede nella monogamia tra uomini. E attacca Madonna: “Mi diede dell’eunuco, per lei ero inutile”

Culture - Federico Boni 5.3.24