I Mondiali di calcio 2022 in Qatar stanno volgendo alla fine, ma le polemiche sull’organizzazione più discussa di sempre non ancora. Negli scorsi mesi abbiamo assistito a un affondo dietro l’altro, contro la FIFA e contro le molte celebrità che hanno appoggiato l’evento, nonostante questo si tenesse in uno dei Paesi del mondo arabo dove i diritti civili e umani sono più calpestati.
La persona che ha fatto parlare più di sé è stata David Beckham, volto di questi Mondiali 2022, che è stato pesantemente criticato per la sua decisione di accettare la proposta del Qatar senza considerare le terribili politiche del Paese contro le donne, le minoranze e la comunità LGBTQ+. Online il dibattito è rimasto acceso per lungo tempo e anche molti personaggi famosi del mondo dello spettacolo e dei social si sono schierati contro di lui.
Tra questi anche Joe Lycett, attivista e content creator che poco dopo l’annuncio della presenza di Beckham, da sempre dichiaratosi a fianco della lotta della comunità LGBTQIA+, aveva postato un video diventato virale in cui minacciava di stracciare live 10mila dollari se la stella del calcio non si fosse ritirata. Cosa che poi non è successa e Lycett ha effettivamente mantenuto la sua promessa, anche se quelli che ha usato non era soldi veri. Il suo gesto, però, non è passato inosservato al team di Beckham.
Arriviamo così alla sera del 15 dicembre negli Stati Uniti. Nel corso della puntata dello show “Joe Lycett’s Got Your Back”, il presentatore ha annunciato di essere stato contattato dall’ufficio stampa di David Beckham, che gli ha consegnato una dichiarazione ufficiale del calciatore su tutta la questione, la prima da quando l’intera polemica è iniziata. Lycett ha ottenuto di leggere le dichiarazioni in diretta anche se, per accordi legali, non gli era permesso fare commenti personali a riguardo.
Questo il messaggio di David Beckham riguardo la sua presenza ai Mondiali in Qatar:
«David è stato coinvolto in numerosi Mondiali e altri importanti tornei internazionali sia come giocatore che come ambasciatore e ha sempre creduto che lo sport ha il potere di essere una forza positiva nel mondo. Il calcio, lo sport più popolare a livello globale, ha un’autentica capacità di riunire le persone e dare un reale contributo alle comunità. Comprendiamo che ci sono punti di vista diversi e fortemente condivisi sull’impegno in Medio Oriente, ma consideriamo positivo che il dibattito sulle questioni chiave sia stato stimolato direttamente dalla prima Coppa del Mondo tenutasi nella regione. Speriamo che queste conversazioni portino a una maggiore comprensione ed empatia nei confronti di tutte le persone e che si realizzino progressi»
La dichiarazione di David Beckham è a dir poco apologetica e retorica. Come molti utenti hanno sottolineato online, il fatto che le sue speranze fossero riposte nell’apertura di un dialogo e una riflessione sulla situazione nel Paese non toglie gravità alla sua partecipazione al Mondiale, così come la sua mancanza di qualsiasi commento sulle leggi anti-LGBT che ancora criminalizzano l’omosessualità in Qatar o sulle disumane condizioni degli operari che hanno costruito lo stadio per l’evento.
Lycett, come è stato detto, non poteva commentare direttamente le affermazioni del calciatore, ma ha risposto pubblicamente ai molti attacchi ricevuto online dopo il suo essersi pronunciato contro la scelta di Beckham: «La gente mi dice “perché è così importante per te?” e il motivo per cui conta è perché se qualcuno come me vivesse in Qatar, non sarebbe in grado di essere liberamente come me».
Ha poi continuato sottolineando che, se qualcuno vuole essere un alleato, dovrebbe esserlo sempre e non solo quando fa più convenienza. Giusta osservazione se si considera che Beckham negli anni ha partecipato a numerose campagne di sensibilizzazione organizzate da associazioni LGBTQIA+.
Nel frattempo però, con questa dichiarazione, la questione sembra essere chiusa e risolta, almeno per David Beckham. Il sentimento dell’opinione pubblica nei suoi confronti, tuttavia, non sembra essere cambiato e le sue risposte non hanno soddisfatto chi negli scorsi mesi lo ha criticato.
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