Nel mese del Pride Alitalia ha temporaneamente sostituito nel logo il tricolore con l’arcobaleno ed è stata subito rissa su Facebook.
Ormai si sa che molte aziende fanno a gara per dimostrarsi più friendly agli occhi della comunità LGBTI durante il periodo dei Pride e ricordare ai propri clienti che esistono inserendosi nel discorso pubblico. Anche Alitalia, nonostante sia attanagliata dalla crisi, ha scelto di vestirsi d’arcobaleno.
Sulle pagine ufficiali sui social network (non tutte a dire il vero, solo Facebook e Twitter), l’ex compagnia di bandiera ha scelto di utilizzare momentaneamente una versione modificata del logo, che non prevedesse più il tricolore ma l’arcobaleno. È proprio il caso di dire “Apriti cielo!”.
Sulla pagina ufficiale dell’azienda hanno cominciato a piovere i commenti omofobici più disparati, dall’evergreen “Sono orgogliosamente etero, aspetto che facciate un logo per i tombeur de femmes”, all’immancabile denuncia di “ideologia gender”. E ancora rancorosi messaggi di “Buon fallimento”, allusioni omofobiche “Voi siete esperti in certe cose” e molti altri.
Sarà pinkwashing? Sarà l’evidenza di un sostegno sostanziale dei diritti LGBT? Non lo sappiamo, ciò che sappiamo è che questa decisione, presa da Alitalia con contezza dei rischi e pur in un momento di difficoltà del gruppo, ha fatto schiumare gli omofobi e questo non può che farci piacere.
© Riproduzione Riservata