Ovunque si può nascondere un possibile incontro. Siamo sempre pronti che siano gli scaffali del supermercato, gli spogliatoi della palestra, l’enoteca sotto casa, i vagoni della metropolitana, la seconda classe di Italo, la sala d’attesa del dentista e via dicendo. L’amore è improvviso e deve trovarci sempre pronti!
Eppure il luogo principe, quello su cui puntiamo tutte le nostre aspettative, verso il quale proiettiamo tutte le nostre speranze, quello facile e immediato resta sempre la discoteca.
Non lo ammetteremo mai eppure quando mettiamo quella determinata maglietta e sistemiamo in quel determinato modo i capelli noi speriamo di trovare quella sera stessa l’amore della nostra vita. Ma figurati ormai non ci spero più di trovare qualcuno di interessante in discoteca. Non è vero. Ci crediamo e ci speriamo.
Vediamo quindi insieme le tipologie di incontri da discoteca:
1) Eterosessuale. La prima persona che adocchiamo all’ingresso, l’unica che ci facciamo piacere durante tutta la serata, l’uomo che seguiamo con lo sguardo tra un oops i did it again e un we found love ha sempre la stessa caratteristica: gli piace la figa. Perché se c’è un solo etero in tutta la discoteca sfiga vuole che sarà proprio quello che ci piacerà.
2) Alcolizzato. Questa tipologia è il vero problema del rimorchio in discoteca. Risulta sempre difficile l’approccio con chi ha in corpo tre long island, due vodka tonic e tre negroni. Le problematiche principali sono: non riesce a reggersi in piedi, ti limona come se volesse asportarti le adenoidi, non si ricorda come si chiama. Ma il peggio arriva a fine serata quando finalmente vomita (sulle tue scarpe).
3) Muscoloso. Non sono male. Hanno più ormoni che neuroni però ci piacciono e ce ne porteremo volentieri uno a casa sotto le coperte. Il problema è che costoro sono più presi a guardare quanto i loro bicipiti gonfiano la maglietta che te e se anche fossero interessati non riusciranno ad andare oltre il quanti addominali bassi fai al giorno.
4) Fattone. Non giriamoci intorno. Questa categoria molto anglosassone ormai è arrivata anche in Italia ovvero quelli che arrivano in discoteca e si scendono qualsiasi tipo di sostanza. Sono anche bei ragazzi peccato che mentre tenti l’approccio devi stare attento a dove hanno nascosto le pupille.
5) Cubista. Perché si entra e si esce soli dalla discoteca? La colpa è dei cubisti che diventano il termine di paragone per eccellenza. Ovvio che se hai un paio di spalle perfette e degli addominali scavati nel marmo che si agitano in modo impeccabile a ritmo di musica tutti gli altri che vedi saranno dei cessi. Compreso te.
6) Scroccone. Si attivano a fine serata, quando manca una manciata di minuti dalla chiusura. Semplicemente sono quelli che sono venuti con la corriera o a piedi e cercano il passaggio a casa dell’ultimo minuto. Non a caso la prima domanda è: hai l’auto?
7) Grindr Addicted. Imperterriti. Può succedere qualunque cosa ma loro saranno con la faccia nel cellulare a chattare con persone distanti chilometri piuttosto che rivolgere la parola alle miriadi di persone a pochi metri. Man mano che la serata procede verso il finale, quando diminuisce la possibilità di concludere un accoppiamento, i Grindr Addicted si moltiplicano come i Gremlins.
8) Ex. Dopo qualche anno che frequenti gli stessi posti devi per forza confrontarti con il più grave problema della tua città: tutti si sono fatti tutti. Quindi nel rimorchio devi stare molto attento perché è facilissimo abbordare qualche ex. Tolti i tuoi ex, gli ex dei tuoi ex, gli ex dei tuoi amici non ti resta che berci su e prenotarti un week end in una capitale europea.
9) Performer. Ci sono quei ragazzi che ti piacciono mentre sei in fila all’ingresso, mentre sei in fila al guardaroba, mentre sei al bar a prendere un cocktail e continuano a piacerti mentre sei fuori a fumare una sigaretta. Poi mettono una qualunque canzone di Lorella Cuccarini o Beyonce e finisce tutto: te li ritrovi che sculettano peggio di tua sorella al saggio di Hip Hop. L’antisesso.
10) Solitario. Tutti noi, almeno una sera, siamo appartenuti a questa categoria. Ci allontaniamo dagli altri e ci aggiriamo in cerca di non si sa che cosa. Sono i sognatori, quelli che credono ancora che ci sia davvero l’incontro della vita tra il fumo delle sigarette, la musica che pompa nelle casse e i fiumi di alcol.
Per concludere: è da idioti continuare a ricercare l’amore in discoteca? Non più di quanto lo sia cercarlo in generale. Può succedere ovunque e la statistica lo ammette: soprattutto in discoteca!
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