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Sanremo 2023, tutte le Anna Oxa del mondo: riviviamo le sue performance all’Ariston – VIDEO

Dopo 12 anni di attesa torna una delle Regine del Festival, da 45 anni segnato dalla sua memorabile voce.

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Sanremo 2023, tutte le Anna Oxa del mondo: riviviamo le sue performance all’Ariston – VIDEO - Anna Oxa Unemozione da Poco - Gay.it
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Una, nessuna, semplicemente centomila Anna Oxa. L’artista nata a Bari con cittadinanza albanese torna al Festival di Sanremo all’età di 61 anni, per la quindicesima volta, dopo averne vinti due ed essere arrivata seconda in altre due occasioni. Sali il titolo della canzone firmata Francesco Bianconi, da noi già ascoltata in anteprima insieme a tutti gli altri brani in gara con tanto di pagella ufficiale.

45 anni dopo la prima volta e 12 dopo l’ultima, Oxa ritrova l’Ariston come “outsider”, almeno a giudicare dai bookmakers che l’hanno quotata altissima, addirittura 50 volte la posta. Un insulto per colei che ha sempre illuminato il Festival con la sua voce sovrumana, ultraterrena, quasi aliena, e con i suoi look puntualmente chiacchierati, sorprendenti, abbaglianti, in anticipo sui tempi e provocatori, da donna libera di sperimentare, osare, stimolare sinapsi e pensieri, critici o idolatranti che siano.

Eterea e di una bellezza sofisticata, androgina sin dalla prima apparizione del 1978, in cui Ziggy Stardust dei noantri si fa conoscere all’Italia intera, arrivando 2a all’esordio con una canzone memorabile.

Vedere per credere, ripercorrendo insieme l’infinita storia di Anna Oxa al Festival della Canzone Italiana.

Sanremo 1978 – Un’emozione da Poco



Scritta da Ivano Fossati e Guido Guglielminetti, Un’emozione da Poco vede Anna Oxa appena 16enne sconvolgere Sanremo. Vestita da punk, gilet, camicia e cravatta con un look androgino creato appositamente per lei dall’amico Ivan Cattaneo, Anna spettina la platea arrivando dietro ai Matia Bazar e davanti a Rino Gaetaneo, con Gianna. È nata una stella, la David Bowie d’Italia. L’omaggio cinematografico ad un classico della nostra musica ha poi impreziosito le sale con Luca Marinelli negli abiti de lo Zingaro di Lo Chiamavano Jeeg Robot, mentre nel 2017 è Paola Turci a celebrarla, durante la serata cover del Festival.

Sanremo 1982 – Io No



Quattro anni dopo il folgorante esordio, Anna torna al Festival con Io No, brano scritto da Oscar Avogadro e Mario Lavezzi. Oxa dà vita alla prima trasformazione di una carriera camaleontica, in cui ha sempre mutato, stupito, diviso. Capelli biondi, gote rosse e abito scuro, la cantante non riesce a replicare l’exploit del 1978, non arrivando neanche tra i primi 6. Vince Riccardo Fogli con Storie di tutti i giorni, davanti ad Al Bano e Romina Power con Felicità e Drupi.

Sanremo 1984 – Non scendo



Oscar Avogadro e Mario Lavezzi tornano a firmare la 3a partecipazione di Oxa al Festival. Non scendo vede Anna sinuosa e sensuale in un tubino nero smanicato sovrastato da un casco di capelli biondi cotonati che inaugurano la ‘fase sexy’ di Oxa all’Ariston. A vincere sono Al Bano e Romina Power davanti a Toto Cutugno e Christian, con Oxa, accompagnata per l’occasione da due ballerini mascherati, settima e fantastica teatrante.

Sanremo 1985 – A lei



Sono Roberto Vecchioni e Mauro Paoluzzi a firmare uno dei brani più amati della carriera di Anna Oxa. A Lei vede la cantante magnifica cyborg in arrivo dal futuro, scendere le scale dell’Ariston con ipnotica calma, mentre la voce raggiunge vette inarrivabili per qualsivoglia creatura umana. Sull’asta del microfono un mantello, indossato inaspettatamente. Perché ogni esibizione di Anna Oxa non è solo canto e voce, bensì anche teatralità, pura arte. A vincere sono i Ricchi e Poveri con Se m’innamoro, davanti a Luis Miguel e Gigliola Cinquetti, con Anna Oxa di nuovo settima.

Sanremo 1986 – È tutto un attimo



3° Festival consecutivo per Anna Oxa con uno dei brani più iconici della storia della manifestazione. È tutto un attimo, scritto da Adelio Cogliati, Franco Ciani, Mario Lavezzi e Umberto Smaila. In diretta Rai Anna “scandalizza” il pubblico con un abito immediatamente diventato iconico, con l’ombelico in mostra e il capo coperto. La performance vocale è leggendaria, tra le più incredibili mai ascoltate all’Ariston. È tutto un attimo diventa uno dei più clamorosi successi della sua carriera ma si classifica solo 5a, dietro Eros Ramazzotti, Renzo Arbore, Marcella Bella e Toto Cutugno. Un furto.

Sanremo 1988 – Quando nasce un amore



Saltato un giro, Anna Oxa si concede il suo sesto Sanremo con l’ennesimo capolavoro anni ’80. Quando nasce un amore, scritto da Adelio Cogliati, Franco Ciani e Piero Cassano. Ballad memorabile interpretata con abito blu notte e casco di capelli che prende a pugni ogni logica gravitazionale. Ma anche qui, incredibilmente, Anna arriva soltanto settima, nell’anno in cui a trionfare è Massimo Ranieri davanti a Toto Cutugno e Luca Barbarossa.

Sanremo 1989 – Ti Lascerò



Il primo trionfo, indimenticabile, reso più unico che raro da un’entrata in scena che si fa attendere quasi 2 minuti. Con Ti lascerò, brano firmato Franco Fasano, Fausto Leali, Franco Ciani, Fabrizio Berlincioni e Sergio Bardotti, Oxa conquista il Festival al suo settimo tentativo. La sua discesa dalle scale, elegantissima con abito scuro e capelli all’indietro, fa tremare l’Italia chiudendo un decennio per lei irripetibile, regina indiscussa di Sanremo.

Sanremo 1990 – Donna con te



Il nuovo decennio si riapre esattamente come si era chiuso il precedente. Con Anna Oxa al Festival. Donna con te, scritta da Danilo Amerio e Luciano Boero, la vede tornare quasi alle origini. La cantante si presenta all’Ariston con completo da uomo e capelli scuri. Un cambio di immagine che occhieggia all’emozione da Poco del 1978, facendo solo apparentemente a cazzotti con il testo, in cui Anna canta “Sarò una donna che ritrova la sua femminilità. E te la regalerà”. Un’altra donna uscirà, sottolinea Oxa, femminile e maestosa figura in abiti da sempre associati a uomini eleganti. Nell’anno in cui vincono i Pooh davanti a Toto Cutugno e Amedeo Minghi e Mietta, Anna si classifica quinta.

Sanremo 1997 – Storie



Sette anni d’assenza. Un’eternità per colei che nei 13 anni precedenti era stata all’Ariston ben otto volte. Nel 1997 Anna Oxa torna all’Ariston con Storie, brano firmato Depsa, Marco Marati, S. Monetti, Angelo Valsiglio e Fio Zanotti. Ritorno al biondo per la cantante, che riconquista meritatamente il podio con un 2° posto choc dietro i Jalisse e davanti a Syria.

Sanremo 1999 – Senza Pietà



Chi poteva vincere l’ultimo Festival del millennio se non lei? 10 anni dopo il primo trionfo in coppia, Anna Oxa sbanca Sanremo da solista con Senza pietà, scritta da Claudio Guidetti e Alberto Salerno. L’Italia intera torna a parlare del look dell’artista, firmato da Tom Ford per Gucci, caratterizzato da intimo a vista e da un corpo luminescente. Anna brilla, letteralmente, battendo in volata Antonella Ruggiero e Mariella Nava, al termine di uno dei Festival più visti di sempre.

Sanremo 2001 – L’eterno movimento



Il primo Festival del nuovo millennio firmato Anna Oxa vede l’arista cantare L’eterno movimento, brano che segna l’ennesima prova teatrale della cantante, di bianco vestita su un drappo bianco circondato da petali di rose rosse. Scritta da Laurex e Giuseppe Fulcheri, L’eterno movimento arriva decima.

Sanremo 2003 – Cambierò



Dopo due anni d’assenza Anna si concede la sua 12esima partecipazione al Festival con Cambierò, brano scritto da Marco Falagiani, Marco Carnesecchi e dalla stessa Oxa, che si tramuta in cantautrice. Capello nero con effetto bagnato, abito bianco e voce come al solito incredibile, Cambierò non sfonda e si classifica solo 14esima.

Sanremo 2006 – Processo a me stessa



La partecipazione più criticata e forse chiacchierata della sua intera carriera. Processo a me stessa, scritta da Pasquale Panella, Anna Oxa e Alessandra Miori, vede l’Artista dar vita ad una prova d’attrice all’Ariston. Fogli in mano, Anna legge, recita cantando e canta recitando, con look in stile Samara di The Ring e squarci di opera. Critiche feroci, esibizione cult e a dir poco sottovalutata, Oxa osa come mai aveva fatto prima, da donna libera qual è, chiamata a rendere conto esclusivamente alla propria arte e alla propria visione musicale, segnata negli ultimi anni da una fortissima ricerca spirituale. Il brano arriva 19esimo, in un’edizione vergognosamente vinta da Povia con l’inascoltabile e imbarazzante Vorrei avere il becco.

Sanremo 2011 – La mia anima d’uomo



L’ultima partecipazione di Anna Oxa all’Ariston è firmata da lei stessa, Lorenzo Imerico e Roberto Pacco. La mia anima d’uomo guarda al pop-rock, con la cantante sul palco con capelli nero pece e colori pastello. Come avvenuto nel 2006, le critiche sovrastano gli applausi, in un anno in cui a vincere è Roberto Vecchioni.

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