24 ore ancora e Annette Bening sarà su Netflix con l’atteso Nyad, film in cui interpreterà l’atleta lesbica Diana Nyad, entrata nella storia per aver nuotato 170 chilometri tra Cuba e la Florida senza gabbia di protezione anti-squalo. Da oltre 30 anni moglie di Warren Beatty, Bening, 65 anni, punta alla sua 5a candidatura agli Oscar, dopo aver fallito le 4 precedenti. La prima nel 1991 per Rischiose abitudini, seguita nel 2000 da American Beauty, nel 2005 da La diva Julia – Being Julia e nel 2011 per I ragazzi stanno bene, in cui interpretò una mamma lesbica al fianco di Julianne Moore.
Nel promuovere Nyad l’attrice è tornata a parlare di diritti LGBTQIA+ e in particolar modo di diritti transgender, avendo un figlio trans, Stephen Ira, scrittore nato 31 anni or sono. Nel fine settimana Annette Bening ha ricevuto il GLSEN’s Advocate Award, attaccando dal palco tutti quei conservatori che stanno alimentando una politica transfobica, al grido “non fate arrabbiare questa mamma“.
“Per gran parte della mia carriera sono stata una persona piuttosto riservata”. “Ma negli ultimi anni ho cambiato idea.”
Bening ha spiegato come ora senta la responsabilità di dover “parlare apertamente e far sentire la propria voce poiché la transfobia ha invaso il nostro governo a livello locale, statale e federale”. “È doloroso. È vergognoso. E viene utilizzato come strumento dall’estrema destra per radunare la propria base e portarla al voto”.
Per esplicitare gli effetti devastanti delle leggi anti-trans recentemente approvate negli Stati di tutto il paese, Bening ha raccontato la storia di un’amica con una bambino trana che è stata costretta a fuggire dal Texas all’inizio del 2022, quando il governatore Greg Abbott ha ordinato di indagare i genitori che sostengono i propri figli transgender, accusandoli di abusi sui minori nel caso in cui abbiano acconsentito ai propri figli di accedere a cure mediche di affermazione del genere.
“Immaginate di essere colpiti da accuse penali o denunciati ai servizi di protezione dell’infanzia solo perché state cercando di fare ciò che è meglio per vostro figlio”, ha detto Bening. “Siamo arrivati al punto in cui la mia amica ha dovuto dare alla sua giovane figlia trans un telefono prepagato e una serie esplicita di istruzioni da seguire nel caso in cui i servizi di protezione dell’infanzia fossero venuti nella sua scuola per interrogarla, cosa che è stata loro permesso di fare senza la presenza dei genitori. ”
Bening ha descritto la sua amica, ora in California, come una “rifugiata politica all’interno del nostro paese”.
“Pensateci per un momento”, ha tuonato Annette. “Il governo non dovrebbe intromettersi tra genitori e figli quando si tratta di questioni private come questa”.
La storia raccontata da Bening è terribile, ma non è la sola. Anzi. In tutto il Paese le famiglie con bambini transgender fuggono dagli Stati che hanno messo al bando l’assistenza ai minori basata sull’affermazione del genere, cercando rifugio in quegli Stati con leggi che garantiscono l’accesso a tali cure.
Travolta dagli applausi, Bening ha completato il proprio discorso con una nota di speranza e un invito all’azione.
“C’è una cosa che ho sempre saputo”. “L’amore e la compassione devono aprire la strada. Lasciamo che aprano la strada verso una comprensione e un’accettazione radicale, lasciamo che aprano la strada verso la gioia e la celebrazione queer, e lasciamo che ci conducano fino alle urne”.
5 Novembre 2024, Joe Biden vs. Donald Trump/Ron DeSantis. Un anno ancora ad un voto decisivo.
Fonte: LGBTQNation
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