Negare, negare sempre, anche l’evidenza: questo fanno i politici colti ad apprezzare porno gay. Stavolta accade in Australia.
Dopo gli episodi accaduti negli Stati Uniti in casa repubblicana, che hanno coinvolto l’ex candidato alla presidenza Ted Cruz e l’ex direttore della comunicazione di Trump Anthony Scaramucci, un altro uomo politico è inciampato sul porno gay su Twitter.
Eh sì perché sulla piattaforma più autorevole e utilizzata da politici, attivisti e giornalisti c’è anche tanto porno senza censure. Christopher Pyne, ministro della Difesa nel governo australiano, avrebbe messo like a un porno gay alle due del mattino. Solo all’alba resosi conto del passo falso o dell’intrusione ai suoi danni ha cancellato il “cuore” che aveva affibbiato al video.
Come sempre accade in questi casi però il tam tam sui social network era già partito e il ministro ha dovuto giustificare le battute e gli screenshot compromettenti: “Stanotte sono stato hackerato! Stavo dormendo alle due, qualcuno ha cercato di infiltrarsi nei miei social media ieri. Che sia una piccola ritorsione dopo il referendum sul matrimonio egualitario?”.
I was hacked overnight! I was sleeping at 2am. Someone tried to hack my social media yesterday. Maybe they are making mischief over the plebiscite?
— Christopher Pyne (@cpyne) November 15, 2017
Per sfortuna di Pyne la spiegazione non ha convinto e su Twitter sono proseguiti gli sberleffi. Forse è vero che c’entra il matrimonio egualitario e forse qualcuno nel governo aveva bisogno di festeggiare dietro le quinte o dietro… uno schermo.