Le relazioni sessuali tra persone dello stesso sesso sono ancora illegali, nell’isola di Barbados, con tanto di ergastolo, ma la premier Mia Mottley ha finalmente teso una mano alla comunità LGBT.
La prima ministra ha infatti coinvolto anche le coppie LGBT all’interno del programma Welcome Stamp, che invita dall’estero a sbarcare sull’isola per lavorare in smart working per 12 mesi.
Voglio dire che fintanto sarà premier di questa nazione, accoglieremo tutti. Tutti. In questo Paese che è stato purtroppo forgiato nelle viscere della discriminazione non si può discriminare nessuno per nessun motivo, tutti devono respirare in questo mondo, tutti devono respirare in questo Paese.
Parole chiare e per certi versi storiche, quelle della Mottley riportate da LoopNewsBarbados, pronunciate dalla prima ministra in un discorso di due ore alla Camera dell’Assemblea. Mottley, prima donna Premier del Paese, rispondeva alle preoccupazioni di una certa parte politica riguardo il programma Welcome Stamp, che rischiava di discriminare le coppie LGBTQ +. Una versione precedente dell’applicazione definiva infatti il matrimonio come “relazione che sussiste tra un uomo e una donna”, legalmente sposati e conviventi da almeno cinque anni. Per la Mottley questo programma, che varrà quindi per tutte le coppie, serve a rilanciare il turismo, uscito devastato dalle recenti restrizioni ai viaggi causa Coronavirus. Wearbados Welcome Stamp è un visto speciale di un anno aperto ai cittadini di tutte le nazionalità, per lavorare da remoto direttamente sull’isola.
Esattamente due anni fa si è tenuto il primo storico Pride alle Barbados, a Bridgetown, capitale dell’isola. Il capitolo 154, sezione 9 della legge di Barbados sui reati sessuali criminalizza la sodomia. La pena è l’ergastolo, e per quanto la legge sia raramente applicata, ancora esiste.
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