In Italia c’è ancora chi ne parla, sbraitando, a quasi una settimana di distanza (citofonare Lucio Malan, senatore di Fratelli d’Italia). La cerimonia di apertura di Parigi 2024 ha scatenato la destra cattomofoba d’Italia, d’Europa e d’America a causa della rappresentazione del convivio di Dioniso da molti scambiato per l’Ultima Cena di Leonardo DaVinci. Apriti cielo, perché dietro quel tavolo c’erano delle drag queen e Barbara Butch, dj lesbica ebrea, queer scambiata per Gesù. Una rappresentazione pop della mitologia greca che ha sollevato infinite e insensate polemiche, tanto da costringere Thomas Jolly, direttore artistico dell’evento, ha smontare l’ipotesi leonardesca. Nel dubbio Butch è stata ricoperta di insulti e minacce.
A darne notizia la sua avvocata, che ha annunciato l’intenzione di Barbara di ricorrere alle vie legali. La DJ è stata infatti “minacciata di morte, tortura e stupro, ed è stata anche bersaglio di numerosi insulti antisemiti, omofobi, sessisti e grossofobi“. Butch ha affermato di essere stata vittima di “molestie informatiche“, sottolineando come i messaggi ricevuti siano stati “sempre più estremi“.
Thomas Jolly, coreografo e regista teatrale, ha precisato di non essere stato ispirato dall’Ultima Cena. La sequenza “dello scandalo”, da lui intitolata Festivity, era ispirata alla mitologia greca, come twittato in diretta anche dall’account X ufficiale delle Olimpiadi. L’intenzione dichiarata era quella di dare forma ad una celebrazione delle diversità, aggiungendo come la sua intenzione non fosse quella di “essere sovversivo, né di deridere o scioccare” nessuno.
I vescovi cattolici francesi hanno pubblicamente criticato gli organizzatori dell’Olimpiade, sostenendo che i cristiani si sarebbero sentito feriti e offesi dallo spettacolo. A ruota sono arrivate le polemiche politiche, tutte legate all’ultradestra conservatrice.
Al centro della tavola c’era proprio Butch, con un copricapo argentato che a molti è sembrato un’aureola, circondata da artisti drag e ballerini. Audrey Msellati, avvocata della Dj, ha annunciato alla stampa che pioveranno ora diverse denunce.
“Dalla cerimonia di apertura dei Giochi olimpici di Parigi 2024, l’artista, DJ e attivista Barbara Butch è stata bersaglio di una campagna estremamente violenta di cyber-molestie e diffamazione“, ha affermato l’avvocata. “Barbara Butch condanna questo vile odio rivolto a lei e a ciò che rappresenta”. “Oggi presenterà diverse denunce contro questi atti, siano essi commessi da cittadini francesi o stranieri, e intende perseguire chiunque tenti di intimidirla in futuro“.
Butch ha pubblicato una sua dichiarazione ufficiale su Instagram, scrivendo: “Qualunque cosa alcuni possano dire, io esisto”. “Non mi sono mai vergognata di chi sono e mi assumo la responsabilità di tutto, comprese le mie scelte artistiche. Per tutta la vita, mi sono rifiutata di essere una vittima: non starò zitta“. “Il mio impegno è sempre stato quello di far ballare tutti. Attraverso il mio lavoro da DJ e il mio attivismo, ho sempre promosso l’amore e l’inclusività, per me questo è ciò che salverà il mondo, anche quando sta cadendo a pezzi. Oggi, però, sono bersaglio di un’altra molestia informatica – particolarmente violenta. Anche se all’inizio ho deciso di non parlare per far calmare gli haters, i messaggi che ricevo sono sempre più estremi. Tutto questo perché ho avuto l’onore di rappresentare la diversità del mio Paese attraverso l’arte e la musica, accanto ad altri artisti che ammiro. Non ho paura di chi si nasconde dietro uno schermo, o uno pseudonimo, per vomitare odio e frustrazioni. Li combatterò senza mai tremare. Mi sono impegnata e sono orgogliosa. Orgogliosa di quella che sono e di quello che incarno, sia per i miei cari che per milioni di francesi. La mia Francia è la Francia!”.
Nel concludere Barbara ha affermato di essere “estremamente onorata” di essersi potuta esibire nella cerimonia di apertura e ha aggiunto: “Il mio cuore è ancora pieno di gioia”.
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