Risultato negativo al test del Coronavirus, l’omofobo Jair Bolsonaro, Presidente del Brasile dal 1º gennaio 2019 a lungo applaudito dal leghista Matteo Salvini, ha detto la sua sull’Italia, in procinto di diventare il primo Paese al mondo per decessi da Covid-19.
“In Italia tanti morti perché è un Paese di vecchietti“, ha sentenziato Bolsonaro, come riportato da Il Messaggero. “L’Italia è una città… un Paese come il quartiere di Copacabana, in cui in ogni appartamento c’è un vecchietto. Muore molta più gente. Adesso c’è ad esempio la seconda morte, la persona ha 4 o 5 malattie e muore a causa del Coronavirus. Il Coronavirus arriva per ultimo, ma la persona è già debilitata. Anche se fosse una qualsiasi influenza potrebbe essere morta lo stesso“.
Il fatto che si parli con così tanta leggerezza di quasi 3000 decessi, di 3000 famiglie distrutte dal dolore, lascia sgomenti. A Bolsonaro, che evidentemente vuole depotenziare l’allarme da Coronavirus, vogliamo ricordare l’età media brasiliana, che sfiora i 76 anni. La morte di un anziano, tra le altre cose, non dovrebbe provare diverso sgomento dal decesso di un adulto, perché pur sempre di vite umane stiamo parlando. Di padri, madri, nonni, zii, bisnonni.
In passato Bolsonaro ha affermato che preferirebbe avere un figlio morto, piuttosto che gay, mentre in un’intervista con Playboy ha ammesso che “sarebbe incapace di amare un figlio omosessuale”.
Per poi aggiungere: “Se una coppia gay venisse a vivere nel mio edificio, la mia proprietà perderà valore. Se camminano per mano, si baciano, perderebbe valore!”. Non contento, ha detto che il Brasile non può diventare luogo turistico per gli omosessuali.
Non possiamo lasciare che questo posto diventi famoso come paradiso del turismo gay. Il Brasile non può essere un Paese del mondo gay, del turismo gay. Abbiamo tante famiglie.
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