Presenti 35, votanti 35, favorevoli 34, l’aula approva.
Il Consiglio regionale della Campania ha approvato la legge contro l’omotransfobia, diventando così la sesta regione d’Italia dopo la Toscana (maggio 2016), il Piemonte (marzo 2016), l’Umbria (aprile 2017), l’Emilia Romagna (luglio 2019) e la Sicilia (aprile 2015).
In attesa che il Parlamento approvi il DDL Zan, rimandato a settembre alla Camera dei Deputati, la Campania guidata da Vincenzo De Luca festeggia oggi questa storica votazione. “Possiamo dire che la regione Campania è una regione sui diritti e sulla civiltà“, hanno festeggiato gli attivisti LGBT di Antinoo Arcigay Napoli, con 2400 cittadini e cittadine che avevano chiesto a gran voce una simile legge per la loro regione, firmando un appello rivolto ai rappresentanti regionali.
“Giornata storica, una grande vittoria per tutti e tutte e delle nostre associazioni”, hanno concluso gli attivisti, con mascherine e bandiera rainbow.
Monica Cirinnà, responsabile del Dipartimento Diritti del Partito democratico, ha così commentato il voto favorevole: “Il Consiglio regionale della Campania ha approvato oggi, a larga maggioranza, la legge contro le discriminazioni misogine e omolesbobitransfobiche. L’ultimo atto della consiliatura è dunque un segno di grande attenzione ai diritti e all’inclusione. Mentre stiamo lavorando senza sosta per l’approvazione della legge Zan, le Regioni restano un presidio istituzionale essenziale nella costruzione di percorsi culturali e di politiche sociali funzionali al rispetto delle differenze e alla protezione di chi subisce discriminazione e violenza. Alle Regioni che già hanno provveduto in questo senso si aggiunge oggi finalmente anche la Campania, al termine di un percorso caratterizzato dalla partecipazione attiva delle associazioni LGBT+ e della società civile, che hanno saputo essere avanguardia e ricordare alla politica le proprie responsabilità, prima fra tutte quella di riconoscere pari dignità a tutte e tutti”.
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