In un’intervista al settimanale Chi, il capitano della nazionale italiana Fabio Cannavaro ha detto la sua sulle riforme che Zapatero ha avviato da anni in Spagna, paese che ospita il giocatore partenopeo da quando è statao acquistato dal real Madrid.
«La Spagna sta bene, ha investito nel rinnovamento delle grandi città» ha detto Cannavaro dopo aver affrontato altri temi fra cui l’immagine dell’italia nel mondo, danneggiata a suo dire dal film "Gomorra". Ma sui matrimoni gay «Mmmh, su quello, forse, sono più italiano…».
Nonostante al suo seguito Cannavaro abbia una schiera di fan gay, e nonostante abbia prestato volto e fisico per una campagna omoerotica per Dolce e Gabbana, il capitano sembra non riesca a digerire che nel paese ospitante i gay possano andare a nozze.
Ma Cannavaro non è il primo campione del calcio italiano ad esprimersi sulle unioni civili. Dichiarazioni sconcertanti erano arrivate dal collega Rino Gattuso, compagno del giocatore anche nella sopracitata campagna di moda. «Le nozze tra omosessuali non mi trovano d’accordo – aveva detto Gattuso -, per me le nozze sono tra un uomo e una donna. Sì, io mi scandalizzo, perché credo nella famiglia. E se credi nella famiglia e nella tua religione, non puoi essere d’accordo. Poi, siamo nel 2008 e ognuno fa quello che vuole».
«Cannavaro riassume bene il machismo del calcio italiano: bello e prevedibile» afferma il presidente di Arcigay Aurelio Mancuso. «Ci rimarranno male i tantissimi maschi gay che ammirano da sempre le beltà partenopee del pallone d’oro – sottolinea Mancuso in una nota – nell’apprendere che a lui non piacciono i matrimoni gay, ma apprezza tutte le altre riforme spagnole. Così il mondiale calciatore ci ha sicuramente spezzato il cuore, per non dire di tutti gli abiti da sposi andati distrutti nelle ultime ore. Le sue opinioni, che fanno il paio con quelle dell’altro sexy simbol Gattuso, non ci faranno dormire per notti intere!».
«Adesso che anche Fabio Cannavaro ha sentenziato sui miei diritti sono più tranquilla», ha detto l’on.Paola Concia (PD). «Ironizzo, perché è l’unica cosa che io possa fare dinanzi alle dichiarazioni infelici di un calciatore che della Spagna apprezza i tanti soldi che guadagna ma non l’impianto moderno delle leggi di Zapatero. In materia di diritti civili, il punto è sempre lo stesso: si può essere contrari a qualunque cosa ma non si può impedire ad altri il diritto di scegliere. Gli omosessuali in Italia non si possono sposare ed è questione di giustizia ed equità sociale permettere loro una regolamentazione anche diversa dal matrimonio ma che ne garantisca i diritti.»
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