Come riportato dalla Stampa, a Caserta una scuola ha chiesto espressamente agli studenti di prendere parte ad un corteo, nella fattispecie quello antiabortista della Marcia per la vita in nome di Madre Teresa di Calcutta. Una circolare diffusa nell’Istituto Galileo Ferraris ha convocato i suoi studenti a partecipare questa mattina, 8 ottobre, alle ore 10, alla manifestazione, con tanto di indicazioni sul percorso e firma del dirigente scolastico.
La circolare, datata 4 ottobre è stata poi revocata il 7, “per motivi organizzativi interni”.
L’Istituto Galileo Ferraris tra l’altro non è l’unico caso: anche gli studenti del liceo classico Giannone, dello scientifico Diaz e di altre scuole campane sono stati coinvolti. Tutti questi studenti sarebbero stati obbligati a partecipare oppure a presentare la giustificazione il giorno dopo in caso di assenza. Il Diaz, attraverso un avviso sul portale della scuola, si è poi dichiarato estraneo ai fatti.
La Marcia per la Vita, organizzata in contemporanea a Caserta e a Milano, si chiama “NO194 per l’abrogazione referendaria della legge 194”. Appena si è saputo della vicenda che coinvolge gli istituti scolastici è scattata immediata la protesta sui social.
Nel comunicato di varie realtà locali casertane si legge: “È questa la scuola dove mandiamo i nostri figli? Dove i dirigenti scolastici tagliano un giorno di lezione per portare i propri alunni a fare una gitarella per la città? Chiediamo all’Ufficio Scolastico Provinciale e Regionale che siano analizzate le modalità di partecipazione a questa funzione religiosa in orario scolastico. Gli organizzatori avrebbero potuto organizzare la marcia nel pomeriggio, potendo così avere una partecipazione spontanea e libera da eventuali ricatti, visto il clima da riformatorio giudiziario che vige in alcune di queste scuole citate”.
Foto di copertina: Daniele Passanante
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