L’ultimo caso di omofobia giunge da Cattolica, dove Beatrice ed Elena sono state insultate (e non solo) perché lesbiche.
Un uomo, che risiede nello stesso condominio della coppia, ha iniziato a insultarle dopo aver scoperto la relazione tra le due e ne ha parlato con un’altra donna del condominio, la quale però ha rivelato tutto alle dirette interessate. L’amministratore di condominio ha ammesso in seguito di aver ricevuto dall’uomo messaggi e telefonate carichi di rabbia. Ma le angherie non sono finite qui: negli scorsi giorni la coppia ha trovato una gomma dello scooter bucata con un cacciavite.
Le ragazze, ormai convinte a trasferirsi da Cattolica, hanno cambiato idea grazie al supporto della sopracitata donna, che le ha spinte a rimanere e a denunciare.
Dura condanna da parte di Marco Tonti, presidente Arcigay di Rimini: “Ogni giorno le persone LGBT devono affrontare piccole e grandi angherie, offese sparate alle spalle, ripicche e danneggiamenti. Quella che pare una banale lite condominiale è invece un sintomo di un male che è ancora profondamente radicato nella società, di quell’omofobia malvagia che ogni giorno dobbiamo fronteggiare”.
Dopo i fatti di Forza Nuova a Cesena, ecco un’altra dimostrazione dell’impellenza di una legge regionale contro l’omofobia anche in Emilia-Romagna, come già approvata da altre regioni: in ultimo la Puglia.
Arcigay Rimini garantisce pieno sostegno alla querela sporta dall’avvocata Agnese Canfora per conto delle due vittime.
© Riproduzione Riservata
Giovanni di Colere qua direbbe: Eh beh certo, al Sud sono tutti omofobi e non si può stare tranquilli!
Io vivo in prov di Milano e da 4 anni subisco questi gesti da parte di un vicino. Non ci sono differenze tra nord e sud. L’ignoranza non ha confini purtroppo,,,,
Tipok, ti credo e sono d’accordo. Il mio era un commento di provocazione ad un utente convinto che invece queste sono cose intrinseche al Sud e che al Nord invece non capiterebbero. Ovviamente si sbaglia.