Era rientrato in Cecenia ad agosto per il matrimonio della sorella: di lui, però, s’è persa ogni traccia.
Le ultime notizie sono allarmanti: Zelimkhan Bakaev, popstar cecena di 25 anni, sarebbe stato ucciso durante una delle purghe che negli scorsi mesi avevano portato all’arresto di un centinaio di omosessuali in Cecenia. A raccontare il destino della popstar è stato Igor Kochetkov, fondatore di Russian LGBT Network: “Arrivato a Grozny è stato arrestato dalla polizia tre ore dopo. Dieci ore dopo è stato ucciso”.
L’account Instagram di Zelimkhan Bakaev non esiste più, il telefono non è più raggiungibile. I familiari riportano però un messaggio risalente a settembre in cui Bakaev li rassicurerebbe dicendo di essere in Germania. La polizia cecena ha già negato ogni coinvolgimento e diffuso un video – il 24 settembre, al montare delle polemiche – in cui il cantante racconta di vivere in Germania: per le associazioni LGBT il video è un falso perché non ci sono indicazioni su quando sarebbe stato girato, i mobili sono tipicamente russi e una bevanda inquadrata non è venduta in Germania.
Il mistero si infittisce, ma nessuno ha più visto o sentito Zelimkhan Bakaev.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.
La cosa sconvolgente è il disinteresse da parte dei media italiani a tutto ciò che sta accadendo in Cecenia da qualche mese a questa parte. A quanto pare i gay contano meno delle bestie, immaginatevi se da qualche parte avessero arrestato,torturato, ammazzato e sepolto in fosse comuni una qualsiasi altra minoranza, etnica o religiosa, magari non ne avrebbero parlato tutti i santi giorni al tg, ma la notizia sarebbe comunque passata, invece da noi nulla... e se qualcuno tenta di sollevare il problema c'è chi blatera di vittimismo dei gay, di fake news e altre idiozie.