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Coronavirus, un altro infermiere ricoverato dopo aver partecipato al Winter Party di Miami

L’appello del fidanzato: “state a casa, lui ha solo 40 anni, era in perfetta forma e ora è in coma indotto!”.

Coronavirus, un altro infermiere ricoverato dopo aver partecipato al Winter Party di Miami - Mike Schultz - Gay.it
2 min. di lettura

Il Winter Party di Miami andato in scena un mese fa, con 7 giorni di feste gay e 10.000 partecipanti, continua a collezionare casi da Coronavirus. Dopo i 2 morti dei giorni scorsi, un altro partecipante è risultato positivo al Covid-19.

Si tratta di Mike Schultz, 40enne infermiere al California Pacific Medical Center di San Francisco, che aveva partecipato al Winter Party insieme al fidanzato, il Dj Joshua Hebblethwaite. 24 ore dopo il ritorno a casa i primi sintomi, con successivo ricovero ospedaliero. Ora Mike è attaccato ad una macchina dell’ossigeno.

Il compagno Hebblethwaite e altri amici nonché familiari di Schultz hanno lanciato una pagina GoFundMe per aiutare a pagare le enorme spese mediche: “Sappiamo tutti quanto siano costosi i ricoveri in ospedale”, si legge nella raccolta fondi. “Inoltre, l’incapacità di Mike di poter lavorare in questo momento comporta un enorme onere finanziario che non dovrebbe dover gestire da solo. Aiutiamo questo fantastico ragazzo come possiamo: ogni dollaro farà molto per lui “.

Il fidanzato Hebblethwaite ha poi organizzato un party on line, da buon Dj, per raccogliere denaro, chiedendo a tutti via social di rimanere a casa: “Poco più di 3 settimane fa il mio ragazzo è venuto a Boston per trascorrere il fine settimana insieme a me. Durante il fine settimana sia lui che io ci siamo ammalati. Mentre io lentamente miglioravo, lui peggiorava. A un certo punto il suo respiro è diventato così pesante che non riusciva a riprendere fiato, diceva che stava affogando. Io e la mia famiglia lo abbiamo portato al pronto soccorso … Da allora è terapia intensiva in un coma indotto, e a causa delle restrizioni imposte non sono ancora riuscito a vederlo. Mike, 40 anni e infermiere di San Francisco, era in ottima salute senza condizioni preesistenti e questo lo ha messo KO! Questo virus non è uno scherzo! Osservate le distanze sociali e l’auto-quarantena. Non rischiate, non riguarda solo voi ma tutti noi!“.

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