Il London Pride del 2020, attesissimo per il 27 giugno dopo il milione e mezzo di persone dello scorso anno, è stato rimandato a data da destinarsi a causa del Coronavirus, che è arrivato ufficialmente anche nel Regno Unito.
Alison Camps e Michael Salter-Church, copresidenti della manifestazione, hanno dichiarato in una nota: “È stata una decisione difficile posticipare il Pride di Londra e gli eventi correlati, ma la salute e la sicurezza delle nostre comunità è la nostra priorità assoluta“.
Anche Pride Festival, Pride’s Got Talent, Pride in the City, Pride Boxing, Pride 10K e tutti gli altri eventi che solitamente precedono la sfilata di fine giugno sono stati posticipati. “Apprezziamo appieno la vicinanza che la situazione attuale sta avendo su tutte le nostre comunità. L’alleanza è più che mai necessaria, quindi chiediamo a tutti di continuare ad essere gentili, amorevoli e generosi. La nostra priorità sarà ora esaminare da vicino come fare a supportare e a riunire le comunità nei prossimi mesi“.
Sadiq Khan, sindaco di Londra, ha dichiarato che è un “peccato che gli eventi di quest’anno siano stati rinviati”, ma è “di vitale importanza che tutti noi ascoltiamo gli ultimi consigli in arrivo dagli scienziati per proteggere la nostra salute, gli organizzatori hanno preso le giuste precauzioni”. Ad oggi, sono stati cancellati e/o rinviati circa 100 Pride in tutto il mondo. In Italia, per quanto riguarda l’Onda Pride del 2020, tutto è ancora confermato. Sarà Piacenza, Coronavirus permettendo, ad aprire la stagione il 30 maggio prossimo.
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