Home / News / Per la prima volta nella storia Cuba riconosce una famiglia arcobaleno

Per la prima volta nella storia Cuba riconosce una famiglia arcobaleno

Passo in avanti per Cuba, dove una coppia lesbica ha lottato per vedersi riconosciuta come una vera famiglia, anche in un Paese dove la comunità LGBT è poco tutelata.

cuba genova genitori lgbt
2 min. di lettura

Dachelys Valdés Moreno e Hope Bastian sono una coppia lesbica che vivono a Cuba. Mentre Dachelys è originaria dell’isola, Hope proviene dalla Florida. E proprio nel paese americano le due donne hanno avuto il loro bambino. Paulo è nato il 19 maggio 2019. In Florida, i documenti sanciscono che il piccolo è figlio di Dachelys e Hope. Ma a Cuba, no.

L’Avana non riconosce né i matrimoni nè le unioni civili per le coppie dello stesso. E naturalmente, l’anagrafe non sa come registrate una famiglia arcobaleno, in questo caso formata da una coppia lesbica e dal loro piccolo. Una procedura naturale e rapida per coppie eterosessuali. Quasi impossibile invece per una coppia LGBT.

Solo la battaglia portata avanti dalle due donne ha fatto si che fossero riconosciute come famiglia anche a Cuba. È la prima volta nella storia del Paese.

Un anno per vedersi riconoscere come famiglia a Cuba

E’ una storia che anche in Italia abbiamo raccontato decine di volte. Dopo un anno, Paulo è ufficialmente il figlio di Dachelys e Hope. Un anno, durante il quale il Ministero degli Affari Esteri e il Ministero della Giustizia hanno cercato un modo per riconoscere la famiglia.

Ed è un passo in avanti molto importante per Cuba e per le coppie LGBT che vogliono diventare una famiglia arcobaleno. Lo ha detto Hope:

È un passo molto importante perché è la prima volta che lo Stato cubano riconosce che possono esserci bambini con due madri. Oggi lo Stato riconosce che le famiglie cubane hanno molti modi diversi di configurarsi, che sono legittime e legali.

Con questa decisione, il Ministero della Giustizia ha confermato che la Costituzione cubana prevede la tutela di tutte le famiglie, siano etero o omosessuali. Potrebbe essere la spinta che la politica stava spettando per considerare l’idea di riprendere la corsia dei diritti civili, contando anche sul fatto che la maggioranza della popolazione cubana (il 63%) è a favore delle nozze LGBT.

Foto di Alexeyzhilkin – www.freepik.com

© Riproduzione Riservata
Entra nel nostro canale Telegram Entra nel nostro canale Google

Resta aggiornato. Seguici su:

Facebook Follow Twitter Follow Instagram Follow

Lascia un commento

Per inviare un commento !