Poche ore ancora per presentare gli emendamenti al DDL Zan. Alle ore 12:00 scatta infatti l’ora X, con la Lega di Matteo Salvini in prima fila nel voler proporre modifiche su modifiche alla legge contro l’omotransfobia, misoginia e abilismo. Nel 2016 Roberto Calderoli presentò migliaia di emendamenti per fermare le unioni civili. Il bis non dovrebbe ripetersi, perché Matteo Salvini vuol far passare l’idea di una Lega che vorrebbe approvare una legge contro l’omofobia. Non questa, non il DDL Zan, e senza le persone transgender al suo interno. Praticamente una scatola vuota, dopo aver gridato ai quattro venti per mesi che l’Italia non aveva bisogno di una legge contro l’omotransfobia.
Pd, Movimento 5 Stelle, LeU e Italia viva hanno già annunciato che non presenteranno emendamenti, per quanto il partito di Matteo Renzi avesse fatto inizialmente intendere altro. Nel tardo pomeriggio, poi, ripartirà la discussione generale in aula, con il rischio di slittamento a settembre ormai certificato. Dobbiamo quindi aspettarci una lunga estate di fake news e tentativi di mediazioni sulla nostra pelle, se non fosse che nessuno del movimento voglia una legge che vada ad escludere una parte importante della comunità. Tanto vale cestinarla, per l’ennesima volta, e aspettare ancora.
“Finalmente il giorno della chiarezza, per uscire dall’ambiguità“, ha commentato Monica Cirinnà su SkyTg24. “Vedremo nomi e cognomi, gli emendamenti e quale parte della legge costoro vorranno danneggiare, colpire. Vedremo se saranno emendamenti ostuzionistici o nel merito. Oggi è il giorno in cui le migliaia di persone che attendono questa legge capiranno chi non la vuole e soprattutto chi la vuole modificare. Ricordo il rischio della terza lettura, visto che stiamo andando incontro al semestre bianco. Rimango ferma sulla necessità di allargare una maggioranza a sostegno del DDL Zan, approvandolo senza modifiche entro l’estate“.
Ipotesi onestamente fantascientifica. Per il DDL Zan ci sarà ancora da aspettare. E soprattutto lottare. Ma a quello siamo abituati, da sempre.
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