Ha dell’incredibile l’appello fatto da Giorgia Meloni, all’opposizione del Governo Draghi e fortemente critica con quest’ultimo, al premier da due mesi incaricato. La leader di Fratelli d’Italia ha infatti chiesto a Mario Draghi di cestinare la legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo, legge va ricordato di iniziativa parlamentare e NON governativa, perché a suo dire ‘divisiva’.
Rivolgo un appello al presidente del Consiglio Mario Draghi affinché il Parlamento discuta dei problemi reali degli italiani piuttosto che occuparsi di questioni divisive come il ddl Zan che, tra le altre cose, vorrebbe introdurre l’ideologia gender nelle scuole elementari. Più urgente e più sensato sarebbe che le Istituzioni facessero altro, come votare il testo definitivo del Recovery plan, che invece la maggioranza vorrebbe presentare all’Europa senza il vaglio delle Camere. Questa sarebbe una scelta di buonsenso fatta nell’interesse dell’Italia e non dei partiti della sinistra che sostengono l’Esecutivo.
Parole indecenti, come al loro solito pregne di menzogne ad uso e consumo del proprio elettorato. Durissima la replica del deputato Pd, nonché relatore della legge Alessandro Zan.
Meloni chiede a Draghi di opporsi a DDL Zan perché secondo lei è divisivo. Ovvero per Giorgia Meloni i diritti e la dignità delle persone sono divisivi? Draghi è Presidente del Consiglio, non del Senato, dove si discute la legge. Forse occorre rileggersi la Costituzione.
Un insopportabile benaltrismo, quello cavalcato dagli oppositori al DDL, rispedito al mittente anche da Monica Cirinnà, che ha così risposto al senatore leghista Pillon dalle frequenze di Radio Immagina.
Il senatore Pillon può dire e fare quello che vuole, ma noi al benaltrismo sappiamo come rispondere. Non è mai troppo tardi per fare una legge che difende le persone dall’odio e dalle violenze perchè chi viene discriminato per omolesbobitransfobia va protetto dallo Stato. Non stiamo facendo nulla di strano: stiamo semplicemente estendendo quanto previsto come aggravante della legge Mancino a chi istiga alla violenza e all’odio contro gli omosessuali, contro le donne, contro le persone diversamente abili. Ciò significa che chi si oppone a questa legge vuole soltanto libertà di violenza. Questa legge è necessaria perchè non vincola nessuno nella libertà di opinione e pensiero, ma interviene quando si trasforma in una istigazione o crimine d’odio. Lo conosciamo l’ostruzionismo in Commissione e non ci spaventa: io l’ho già vissuto con le unioni civili, ho l’elmetto e i guantoni e combatteremo questa battaglia parlamentare fino in fondo.
Mercoledì prossimo si terrà l’ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi per la programmazione dei lavori della Commissione Giustizia al Senato. Quel giorno potrà finalmente diventare realtà la calendarizzazione del DDL in commissione giustizia.
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Ci rivolgiamo “assieme” a Giorgia Meloni perché Draghi discuta dei problemi che tutti riteniamo piu’ giusti e prioritari includendo il DDL Zan perché unisca,non sia divisivo ma Unitario per la popolazione italiana.I bambini hanno bisogno di genitori,qualsiasi essi siano, perché da un lato alcuni bambini,di genitori non ne hanno,dall’altro i genitori che vogliono crescere una famiglia,protettivi ed educativi verso il minore,sicuri di essere una famiglia nel loro intimo come gli altri.Vediamo Maschio/Femmina nella maggioranza dei casi(ovvietà di procreazione).Abbattiamo così anche le lotte tra destra e sinistra e raggiungiamo un accordo stabile.Non si tratta di sinistra,altrimenti per la Meloni,tutta la destra sarebbe omofobia,cattolica e antiabortista(e purtroppo in alcuni casi e’ una necessita’).