Alla fine verrà stracciato, buttato nella spazzatura il decreto legge sulla sicurezza che conteneva anche una norma antiomofobia. La scelta di mettere lì, in quel testo che regolava tutt’altro anche una norma a protezione di gay, lesbiche e trans era stata giustificata con il riferimento ad un trattato europeo. Una citazione errata – quella corretta avrebbe dovuto riferirsi ad una Convenzione – che ha reso quel testo di fatto inapplicabile. La Camera avrebbe potuto correggere l’errore ma per un nuovo rinvio al Senato «sarebbero mancati i tempi tecnici» ha detto Vannino Chiti, ministro per i rapporti con il Parlamento.
Tutto da rifare dunque ma si sa già che il nuovo testo non conterrà nessuna norma a tutela della discriminazione e della violenza a danno di gay, lesbiche e trans. «La sicurezza è sicurezza: l’omofobia è importante, ma è un’altra cosa» ha detto ancora Chiti annunciando anche che la questione avrà una sua legge a parte che dovrà essere licenziata dalla Commissione Giustizia della Camera. Quando non si sa.
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