Il 7 marzo del 1988, ad appena 42 anni, ci lasciava Divine, icona drag d’America, musa di John Waters solo 3 settimane prima esplosa in sala con il cult Hairspray. Attrice, cantante, performer, drag queen, attore, artista, Harris Glenn Milstead, questo il suo vero nome all’anagrafe, moriva esattamente 34 anni fa, a causa di un arresto cardiaco. Personaggio underground diventato quasi mainstream, Milstead ha vissuto un’adolescenza complicata, da ragazzo ‘diverso’, obeso, picchiato a scuola, senza amici e con un’innata passione per le parrucche, fino all’incontro con l’allora vicino di casa John Waters.
I due negli anni 60 osano ciò che appariva inimmaginabile. Disgustano, provocano, l’arte dell’eccesso diventa il loro pane quotidiano. Realizzano titoli come Mondo Trasho, corti come Hag in a Black Leather Jacket e Roman Candles, fino a Pink Flamingos, film costato 10.000 dollari e passato alla storia per un’unica scena. Quella finale, in cui Divine mangia della vera cacca di cane appena defecata dall’animale in questione. Ed è così che nasce un mito. Prende forma Divine, stuprata da un’aragosta gigante nel corso della pellicola. Con John Waters nasce un connubio che fa epoca, arrivato all’apice con Grasso è Bello, che consacra Glenn come ‘attore’, e non solo come ‘grossa, grassa e sboccata drag queen’. Gli animatori Disney si affidarono alle sue forme per costruire il personaggio di Ursula, ne La Sirenetta.
Per quanti molti l’abbiamo dimenticato, Divine pubblicò anche numerosi singoli e ben 5 dischi dance tra il 1982 e il 1988, prodotti, composti e suonati da Bobby Orlando. La sua hit del 1984 “You Think You’re A Man” fu scritta da Geoff Deane, che in seguito sceneggiò Kinky Boots nel 2005, successivamente trasformato in un musical di Broadway da Cyndi Lauper e Harvey Fierstein nel 2013. Il brano era inizialmente destinato a Gloria Gaynor, ma finì invece per diventare il più grande successo di Divine.
Per promuovere il singolo, Divine fece la sua travolgente comparsa a Top of the Pops UK. Era il 19 luglio 1984. La sua energica performance provocò “migliaia” di lamentele da parte di spettatori infuriati, letteralmente “indignati dalla signora grassa” a cui i loro figli erano stati esposti quella sera, definendo l’intera faccenda “disgustosa” e “oscena“. Peccato che “You Think You’re A Man” entrò nella classifica dei 20 migliori singoli del Regno Unito, raggiungendo la posizione numero 16. Brano talmente iconico, soprattutto per la comunità LGBTQ britannica, dall’essere comparso sia in Queer as Folk che in It’s a Sin.
Una contestata performance, quella di Divine a Top of the Pops, all’epoca considerata oltraggiosa ma a dir poco ‘trattenuta’, se vista oggi, nel 2022. Ma era il 1984 e l’iconica Divine scioccava così il pubblico della BBC, scrivendo l’ennesimo pezzo della propria personale storia. A seguire, in sua memoria, Walk Like A Man, brano del 1985 contenente un campionamento di “I Feel Love” di Donna Summer.
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