30 anni fa usciva nelle sale di tutto il mondo La Sirenetta, capolavoro animato Disney immediatamente diventato cult LGBT. Merito soprattutto del villain Ursula, strega del mare doppiata da Pat Carroll nella versione originale, e dall’attrice Sonia Scotti nel doppiaggio italiano.
Poiché la storia originale di Hans Christian Andersen non si soffermava sull’aspetto della cattivissima Ursula, i disegnatori Disney si presero delle libertà, ispirandosi alla mitologica drag queen Divine, musa di John Waters deceduta ad un anno dall’uscita del film, nel 1988. Un vero e proprio omaggio ad Harris Glenn Milstead, ammirato e amato in film come Pink Flamingos, Female trouble, Polyester e Grasso è bello. Genio del camp, Divine morì a soli 42 anni per cardiomiopatia ipertrofica a Los Angeles, a causa della sua obesità.
Infida, crudele, malvagia, vendicativa, raffinata, vanitosa e avida di potere, Ursula dovrà ora trovare un volto in carne ed ossa per l’annunciato live-action Disney. In passato si era parlato di Harvey Fierstein, mentre nelle ultime due settimane hanno preso forza i rumor legati a Melissa McCarthy e alla cantante Lizzo. Volendo rimanere in ambito drag, invece, sarebbe affascinante vedere un’Ursula interpretata da Ginger Minj, da Nina West, da Peaches Christ, da Peppermint o perché no, dal miticoTituss Burgess di Unbreakable Kimmy Schmidt.