Si chiamava Manuela. Aveva 48 anni. E’ stata uccisa con 50 coltellate, una furia. L’aggressore della donna transgender si è accanito su di lei al torace e alla schiena, lasciandola poi senza vita nella sua camera da letto, a Milano. Manuela aveva scelto di fare la prostituta. Il suo assassino, dopo averla uccisa, avrebbe anche aperto la valvola del gas. È in questo modo che l’hanno trovata. I vicini, preoccupati dall’odore di gas, hanno chiamata i Vigili del Fuoco.
Manuele era una donna transgender. Ma già alcuni giornali hanno iniziato a titolare “Trovato morto un transessuale“, oppure “L’uomo si prostituiva“. Questi i primi due titoli del Tgr Lombardia. Ma non solo. Basta una veloce ricerca tramite Google per trovare diversi titoli. Si noterà come i risultati modificano il genere di Manuela, e così si troverà “prostituta uccisa” accanto a “trans ucciso“. Persino l’ANSA, nel primo lancio della notizia, aveva utilizzato termini al maschile.
Manuela, la donna transgender uccisa due volte
Manuela è solo l’ultima di una serie di persone uccise due volte.
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