Una serata particolare ed unica quella dei Primetime Emmy Awards 2019, la 71esima edizione degli Oscar delle produzioni televisive americane.
Particolare perché è stata la prima edizione senza conduttori, in cui si sono susseguite gags e personaggi televisivi famosi a presentare i vari premi.
Ed unica perché, agli Emmy 2019, un uomo gay nero dichiarato, Billy Porter del period-drama LGBT+ ‘Pose’, ha vinto per la prima volta il premio come ‘Miglior Attore in una Serie tv Drammatica‘.
‘Pose’, dopo l’acclamata miniserie “Angels in America”, è forse la serie tv che ha trattato maggiormente il tema HIV/AIDS ed omosessualità negli anni ’80 e la vittoria di Porter è davvero molto significativa.
Il discorso di Billy Porter agli Emmy 2019
https://youtu.be/GyZhHckKToA
Accettando – in lacrime – l’ambito premio, l’attore americano ha detto, davanti al pubblico in ovazione:
Ho il diritto. Hai il diritto. Tutti abbiamo il diritto! Ci sono così tante persone che mi hanno aiutato ad arrivare fin qui, quindi dirò solo grazie. Grazie innanzitutto agli altri uomini squisitamente talentuosi della mia categoria. Amo tutti così tanto. È un onore essere quassù a respirare la stessa aria che respirate voi tutti. Grazie. Grazie a mia mamma Cloerinda, non esiste donna più forte e più resistente che abbia abbellito questa Terra. Ti amo mamma. Grazie agli altri attori … mia sorella … mio marito, Adam Porter-Smith, Suzy, Bill Butler, il mio manager 29enne. Hai solo 29 anni e mi hai aiutato a credere in me stesso quando io non riuscivo a farlo.
Dopo aver ringraziato le persone più importanti per lui, Billy Porter ringrazia la rete americana che manda in onda ‘Pose‘, la FX, e Ryan Murphy, il creatore della serie tv.
E grazie a FX e a tutte le persone di FX … Alexa Fogel … e a tutto il cast di “Pose“. E a Ryan Murphy. Mi hai visto. Hai creduto in noi. Grazie!! Oh mio Dio. Noi siamo la gente. Noi artisti siamo le persone che cambiano la struttura molecolare dei cuori e delle menti delle persone che vivono su questo pianeta. Per favore, non smettete mai di farlo. Per favore, non smettere mai di dire la verità. Vi amo tutti. Dio vi benedica!”
Senza alcun dubbio, questa vittoria agli Emmy 2019 è stato il miglior regalo di tutti per i 50 anni dell’attore, compiuti il 21 settembre.
La cerimonia, che si è tenuta al Microsoft Theater di Los Angeles – California – ed è stata trasmessa sul canale Fox USA e in Italia su Rai4, ha avuto altri momenti intensi ed emozionanti.
Dopo la vittoria di Porter, un altro momento davvero emozionante è stato la vittoria di Patricia Arquette, che ha vinto un Emmy 2019 come Miglior Attrice Non Protagonista per la sua interpretazione nella miniserie “The Act“(che vi consigliamo caldamente di guardare).
Patricia Arquette, dopo aver accettato il premio, è salita sul palco e, dopo i vari ringraziamenti del caso, ha fatto un discorso davvero molto forte e toccante, chiedendo pari diritti per le persone transgender.
La Arquette, pluripremiata attrice (1 Oscar nel 2015, 2 Golden Globes e un Emmy per ‘Medium’), ha voluto parlare della sua sorella transgender Alexis, morta nel 2016 a soli 47 anni:
Sono grata a 50 anni per poter interpretare le parti migliori della mia vita. Ed è fantastico, ma nel mio cuore sono così triste. Ho perso mia sorella Alexis. E le persone trans sono ancora perseguitate. E sono in lutto ogni giorno della mia vita, Alexis, e sarò il resto della mia vita per te, finché non cambieremo il mondo in modo che le persone trans non vengano più perseguitate. E date loro posti di lavoro! Sono esseri umani. Liberiamoci di questo pregiudizio che abbiamo ovunque. Grazie!
Il discorso di Patricia Arquette sui diritti transgender agli Emmy Awards 2019
Michelle Williams, Golden Globe nel 2012 per ‘Marylin’ e 4 candidature agli Oscars, durante il suo discorso di premiazione – dopo aver vinto l’Emmy 2019 come Miglior Attrice Protagonista in una Serie tv Drammatica per il suo ruolo nella miniserie “Fosse / Verdon” – ha parlato invece del divario retributivo di genere a Hollywood.
Tornando sul fronte LGBT+, la gara di drag queens più famosa della tv, “RuPaul’s Drag Race“, si aggiudica 2 Emmy 2019: Miglior Reality e a RuPaul il premio come Miglior Conduttore di Reality.
Importanti vittorie anche per Jodie Comer, che vince il ruolo di Miglior Attrice Protagonista di un Drama per il suo ruolo di Villanelle nella serie tv a tinte lesbo ‘Killing Eve’ e per Ben Winshaw, Miglior Attore non protagonista in una miniserie per il suo ruolo nella miniserie LGBT+ “A Very English Scandal”.
Qui sotto tutti i vincitori per ogni categoria.
SERIE DRAMMATICHE
Miglior Drama
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- Game of Thrones – HBO (Sky Atlantic in Italia)
Miglior Attrice non Protagonista in un Drama
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- Julia Garner in Ozark
Miglior Attore non Protagonista in un Drama
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- Peter Dinklage in Game of Thrones
Miglior Sceneggiatura
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- Succession ep. Nobody is ever missing di Jesse Armstrong
Miglior Attore protagonista in un drama
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- Billy Porter in Pose
Miglior Attrice protagonista in un drama
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- Jodie Comer in Killing Eve
Miglior Regia
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- Jason Bateman per Ozark ep. Reparations
SERIE COMICHE
Miglior Comedy
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- Fleabag – BBC (Amazon Prime in Italia e USA)
Miglior Attrice protagonista in una Comedy
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- Phoebe Waller-Bridge in Fleabag
- Phoebe Waller-Bridge in Fleabag
Miglior Attore protagonista in una Comedy
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- Bill Hader in Barry
Miglior Regia
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- Harry Breadbeer per Fleabag episodio 1
- Harry Breadbeer per Fleabag episodio 1
Miglior Sceneggiatura
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- Fleabag – Phoebe Waller-Bridge ep. 1
Miglior Attrice non protagonista in una
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- Alex Borstein in The Marvelous Mrs. Maisel
- Alex Borstein in The Marvelous Mrs. Maisel
Miglior Attore non protagonista in una Comedy
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- Tony Shalhoub in The Marvelous Mrs. Maisel
- Tony Shalhoub in The Marvelous Mrs. Maisel
MINISERIE – FILM TV
Miglior Miniserie
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- Chernobyl – HBO (Sky Atlantic in Italia)
Miglior Attrice Protagonista in una miniserie o film-tv
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- Michelle Williams in Fosse/Verdon
Miglior Sceneggiatura
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- Chernobyl di Craig Mazin
- Chernobyl di Craig Mazin
Miglior Attore Protagonista in una miniserie o film-tv
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- Jharrel Jerome in When They See Us
Miglior Attrice non protagonista in una miniserie o film tv
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- Patricia Arquette in The Act
Miglior Regia
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- Johan Renck per Chernobyl
Miglior Film – Tv
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- Bandersnatch: Black Mirror – Netflix
Miglior Attore non protagonista in una miniserie o film tv
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- Ben Whishaw in A Very English Scandal
REALITY SHOW
Miglior Conduttore Reality
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- RuPaul, RuPaul’s Drag Race
Miglior Reality Game
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- RuPaul’s Drag Race
Miglior Sketch Show
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- Saturday Night Live
Miglior Talk Show
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- Last Week Tonight With John Olive