Mattinata d’annunci in casa Partito Democratico, con il segretario Enrico Letta che ha dato il via alla direzione generale che nel weekend ufficializzerà il programma di governo in vista delle elezioni del 25 settembre prossimo.
Ius scholae, matrimonio egualitario, legge sul fine vita, uso terapeutico della cannabis. Queste le quattro proposte che il Pd ha ufficialmente inserito nella bozza di programma, ora al voto interno. Come chiesto più volte dalle associazioni LGBTQ nazionali, il Pd è finalmente andato oltre la legge contro l’omotransfobia, affossata in senato lo scorso ottobre, puntando al matrimonio egualitario e ad un ampiamento dei diritti.
“Approveremo subito il DDLZan e introdurremo il matrimonio egualitario”, si legge nel programma. “Un paese civile non esclude, non emargina, non ghettizza. Le battaglie della comunità LGBTQI+ sono semplicemente richieste di uguaglianza”.
“Orgoglioso del Pd che ha inserito il matrimonio egualitario nel programma e ringrazio il segretario Enrico Letta per la fermezza sui diritti”, ha cinguettato Alessandro Zan. “Il modo migliore di rispondere al tentativo ridicolo della destra di queste ore di ripulirsi dalla loro più violenta omotransfobia”.
Dalla Lega è subito arrivata la pronta replica del senatore Simone Pillon: “Credo che la vera differenza tra conservatori e sinistre varie vada ricercata nei temi valoriali. Utero in affitto, limitazione delle nascite, genitore 1 e 2 e gender non sono progresso, ma vergogna.Noi vogliamo investire sulla vita, sulla famiglia e sui valori”.
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