Vi abbiamo raccontato nella giornata di ieri la storia di Gabriele Bocchino, ex ballerino da poche settimane consigliere comunale a Galliate, in provincia di Novara, in quota Lega. In piena campagna elettorale Gabriele si è unito civilmente al compagno, e ora siede in una giunta che nel corso della precedente amministrazione, sempre leghista, aveva spergiurato che mai avrebbero celebrato un’unione civile.
Da noi contattato, Gabriele ha così replicato al polverone esploso: “Si è strumentalizzata una bella cosa (l’unione civile, ndr) a sfondo politico. Ho ricevuto messaggi cattivi, omofobi, di gente, persone che non conosco. Mi dispiace, perché soprattutto tra noi gay ci dovrebbe essere un po’ di comprensione. E invece no, ci si attacca l’uno con l’altro. E’ vero che ho scelto un partito politico che non mi appartiene, per alcune idee. Però per molte altre sì. E’ anche vero che ho scelto di appartenere a questo partito non tanto per Salvini ma per il sindaco Claudiano. Perché ho votato la persona, seguo la persona, non il partito. Claudiano mi ha scelto come suo consigliere, ci conosciamo da anni. Seguo lui perché conosco lui, consoco il suo modo di operare in questa città, in questo paesino. Se dovesse succedere che un’altra coppia gay si vorrà sposare, dirò a Claudiano che se lui non vuole li sposo io. E’ anche vero che l’ex sindaco di Galliate si rifiutò di sposarmi, ma non poteva opporsi a questa cosa e così delegò un’altra persona. Così mi sono unito civilmente comunque. A me che Salvini dica che noi non siamo una famiglia, non interessa“. “Io di sicuro non la penso come Salvini, perché non potrei pensarla come Salvini“.
Intervistato da LaRepubblica, anche il neosindaco leghista Claudiano Di Caprio è intervenuto sull’argomento, senza voler entrare nella palese contraddizione in termini leghista.
La legge permette le unioni civili, il consigliere Bocchino è stato scelto perché per bene e corretto, ho fatto di tutto per averlo in lista con la Lega. So benissimo che è gay e per me non è mai stato un problema come non lo è per nessuno della Lega. Nel caso arrivasse la domanda di altre unioni è a loro scelta chiedere chi vuole sposarli, spetta alla coppia scegliere e se scegliessero me non avrei alcun problema: i tempi sono cambiati, questa cosa non crea alcun imbarazzo per noi.
Eppure proprio qui, a Galliate, nel 2016 e non nel 1879, si annunciavano barricate contro le unioni civili, mentre i ministri leghisti Lorenzo Fontana e Matteo Salvini, al Governo, conducono una guerra mediatica contro le famiglie arcobaleno da più di un anno. “Gabriele è un amico, si è candidato con noi – ha ribadito il vicesindaco Mirko Lombardo – Sono rimasto stupito per i commenti che ho letto su questa vicenda. 15 mila abitanti ma è come un paese, ci conosciamo tutti, mi interessa che venga tutelata la persona, non solo il politico“.
Che la Lega, almeno in provincia di Novara, si sia inaspettatamente spaccata, tra la solita becera propaganda politica e la tutela dei diritti LGBT nella vita delle persone?
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Quando coloro che non sopportano gli omosessuali comprenderanno che su cento esseri umani , quattro almeno sono attratti da persone dello stesso sesso , forse saranno capaci di tenere a freno la loro imbecillità. Purtroppo molti lo sanno e negano caparbiamente la realtà.