Ci ha messo quasi una settimana ad accorgersene, Giorgia Meloni, ma alla fine è scoppiata. Perché alcune parodie le piacciono, vedi il remix di “Io sono Giorgia” che ha abilmente cavalcato, mentre altri filmati di pura e dichiarata satira le fanno saltare la mosca al naso.
La leader di Fratelli d’Italia ha infatti puntato il dito contro un filmato andato in onda venerdì scorso nel corso di Propaganda Live. Alessio Marzilli, il suo autore, non ha fatto altro che montare parti della partecipazione della Meloni al Maurizio Costanzo Show, avvenuta un mese fa, ampliandone i silenzi in relazione al suo pensiero sul DDL Zan. Pura e semplice satira, dichiarata dallo stesso Diego Bianchi a fine servizio, che a Giorgia Meloni non è piaciuta, a tal punto di parlare di “manipolazione della realtà per accusarti di omofobia“. Come se ci fosse bisogno di manipolare la realtà per accusare di omofobia la destra italiana.
“La posizione di Fratelli d’Italia sul ddl Zan sull’omofobia è molto chiara“, ha scritto sui social la deputata. “L’ho espressa chiaramente in Parlamento e tutte le volte che, in tv e nelle interviste, mi è stato chiesto di farlo. Ho espresso sempre con rispetto le mie idee e ciò che non condivido di quella proposta, senza mai offendere nessuno, tantomeno scherzarci su. Per questo è surreale che in queste ore ci sia chi stia tentando di utilizzare sul web e sui social un video montaggio satirico – andato in onda su Propaganda Live sulla mia partecipazione al Maurizio Costanzo Show – per accusarmi, ancora una volta, di essere omofoba e addirittura di aver riso dell’aggressione di due ragazzi che si baciavano. Episodio che, ricordo, ho condannato subito e con fermezza. Questo non cambia ciò che penso della proposta dell’Onorevole Zan: un provvedimento che non vuole combattere le discriminazioni ma punire con nuovi reati d’opinione chi non piega la testa al pensiero unico e introdurre l’ideologia gender nelle scuole, a partire dalle elementari. E su questo sono pronta a confrontarmi con chiunque, nel rispetto reciproco“.
Solite menzogne ad uso e consumo della propaganda, perché non esiste reato d’opinione all’interno del DDL Zan, non esiste alcun “pensiero unico” da cavalcare, tantomeno qualsivoglia “ideologia gender”. Ma la realtà della destra nazionale, senza alcun tipo di manipolazione satirica, è purtroppo questa. Mentire, sapendo di mentire.
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L’omofobia personale ha tanti aspetti molto sottili.Se Giorgia Meloni e’ contro ogni tipo di ideologia LGBT, nonché portavoce e allo stesso tempo personaggio pubblico di tutto ciò in cui crediamo, da persona intelligente qual’e’, sa’ benissimo che le persone (tutte, non solo lgbt)si buttano a capofitto ad aditarti, anche solo per sfogo. Era chiaro che fosse contro alcuna violenza,non è mai chiaro quale sia la sua vera posizione nei confronti delle persone lgbt al di fuori del tema famiglia/credenze religiose. Per fare un esempio, Michele hunziker,da personaggio pubblico, si e’ scusata dopo una gaffe razzista,ma i commenti sotto il suo posto e i relativi mi piace, anche per un solo errore detto con leggerezza sono stati pesantissimi. Che dovremmo pensare di chi ci fa guerra senza pietà? Non veniamo certo a scriverle insulti sui suoi social (per lo meno non tutti).
“…altra cosa è dire: andiamo dai ragazzini di 7 anni,alle scuole elementari,a fargli scambiare i vestiti etc…”
con queste parole vorrebbe dire che i maschi non possono indossare i vestiti “da donna” e le femmine quelli “da maschio” ma, da quello che ho visto dal video lei sta indossando dei pantaloni che seguendo il suo ragionamento sono da maschio e quindi si catapulta dalla parte dell’INCOERENZA