Rowan Blanchard, anni 14, è una giovanissima attrice californiana di Disney Channel, che due giorni fa ha dichiarato in un Tweet di essere queer, ovvero aperta a nuovi tipi di esperienze “no-gender”: “sì, in futuro sono aperta a nuovi tipi di esperienze a prescindere dal sesso o dal genere, questo è il motivo per cui mi considero una queer“
Rowan sembrerebbe davvero un giovane talento: ha iniziato a recitare all’età di cinque anni, nel 2010 era la figlia di Mona in The Back-up Plan e nel cast principale di Robot Dance A Lot. Nello stesso periodo, diviene attrice della Disney e, in cinque anni, ha già vinto tre Awards dedicati ai/alle teenagers e il Creative Arts Emmy Awards, lo scorso anno.
La sua dichiarazione, ha subito suscitato un tamtam di notizie, su quotidiani e riviste di tutto il mondo. Certamente la news non mancherà di arrivare alle orecchie e al cuore, dei bambini e delle bambine che vedono tutti i giorni Disney Channel. Un pizzico di ottimismo, fa pensare che coming-out come questo, possano avere un grande impatto positivo sulle nuove generazioni.
Twittando con i/le fun, Rowan aggiunge: “nella mia vita fino ad oggi mi sono sempre piaciuti i ragazzi, tuttavia non ho nessuna voglia di considerarmi, né etero, né gay, né in nessun altro modo. In pratica non voglio che mi si etichetti per tutta la vita, voglio solo vivere“
“No label”, che significa “nessuna etichetta”, è infatti uno dei significati principali del termine “queer”.
Vista da un altro punto di vista, parrebbe che le giovani star di Hollywood e i/le famos* Youtubers continuino a usare i social network per fare coming out, o per parlare di orientamento e sessualità. Recentemente, difatti, anche l’attrice Amandla Stenberg, amica della Blanchard, aveva fatto coming out dichiarando la sua bisessualità con un post su snapchat.
Il fenomeno “coming out sui social network” si sta diffondendo, tanto che il The Daily Beast, sito web di informazione ed opinioni statunitense fondato e redatto da Tina Brown, precedente editrice di Vanity Fair e The New Yorker, qualche giorno fa scrive un interessante articolo per approfondire la questione.
A quanto pare, YouTube è il primo ad arricchirsi grazie alla popolarità dei video pubblicati su tematiche LGBTQ e coming out. Secondo il trend, tutti i video del genere hanno complessivamente accumulato più di 300.000.000 di visualizzazioni, ovvero un sacco di soldi per Youtube e d’altra parte un sacco d’interesse per l’argomento in tutto il mondo, oggi on line.
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