Gli 11 alleati LGBTQ+ italiani del 2021

Il 2021 verrà ricordato tra le altre cose come l'anno della battaglia in senato sul DDL Zan, ahinoi perduta causa franchi tiratori. Una battaglia che ha visto tanti volti noti dello spettacolo nazionale esporsi in prima persona, trasformandosi in alleati della comunità LGBT. Appelli social, dirette, interviste, sfuriate in tv. Personaggi che hanno usato le proprie piattaforme, la propria visibilità, per combattere al nostro fianco. Ne abbiamo selezionati 11, escludendo qualsivoglia politico. Perché quanto accaduto a palazzo Madama ha indelebilmente sporcato l'immagine di un intero parlamento, segnato da scroscianti e indegni applausi di giubilo. A seguire gli 11 volti da noi selezionati. Ma voi quali altri avreste aggiunto alla nostra lista? E quale di questi pensate meriti lo scettro di principale alleato LGBTQ+ del 2021? I 10 alleati LGBTQ+ italiani del 2021 Fedez Tra un lockdown e l'altro, Fedez si è da subito schierato al fianco della nostra comunità, sposando il DDL Zan e chiedendone l'immediata approvazione. Ha ospitato in diretta sulla propria pagina Instagram il deputato Pd Alessandro Zan, per fare lumi sulla legge e smontare le fake news propagandistiche della destra. Ha duramente attaccato la Lega, Matteo Salvini e Simone Pillon, ha criticato il Vaticano che aveva chiesto lo stralcio del DDL, ha pesantemente attaccato Matteo Renzi e Italia Viva per la retromarcia sulla legge, ha denunciato l'omotransfobia leghista dal palco del 1 maggio, in diretta Rai, sfidando una presunta censura della tv di Stato. Ha smontato un certo tipo di mascolinità tossica lanciando una sua collezione di smalti da uomo. Al fianco di Chiara Ferragni il rapper ha mediaticamente combattuto quasi a cadenza settimanale, chiedendo rispetto e diritti per la comunità LGBT. VOTA Claudio Marchisio Ex bandiera della Juventus e della nazionale italiana, e attuale voce tecnica Rai per le partite degli azzurri, Claudio Marchisio si è speso anche nel 2021 contro l'omofobia nel calcio, partecipando alla campagna nazionale contro l’omotransfobia. Già nel 2012, quando era ancora in attività, aveva espresso il proprio sostegno al matrimonio egualitario. Nel 2020, dalle pagine della sua autobiografia, aveva invece ribadito l’urgenza di dire basta all’omofobia nel mondo dello sport. Definito "principino" in campo, Marchisio si è fatto Re di eleganza e intelligenza una volta attaccati gli scarpini al chiodo. VOTA Elodie Se a Sanremo 2021 l'abbiamo vista protagonista con un super mash-up che ha unito Raffaella Carrà, Madonna e Beyoncé, Elodie è scesa in campo al fianco della comunità LGBT per sostenere il DDL Zan. Dinanzi all'attacco del Vaticano nei confronti della legge la cantante si è apertamente schierata ("Per fortuna la gente continuerà ad amarsi pur non avendo la “benedizione” del Vaticano”), per poi affondare la Lega (“Indegni, gente omotransfobica che non dovrebbe stare in Parlamento”) e tornare ad attaccare il Papa (“Ringrazio i miei genitori per non avermi battezzato”). Amatissima dalla comunità, la cantante ha una sorella dichiaratamente lesbica. VOTA Lapo Elkann Fresco di nozze con Joana Lemos, Lapo Elkann si è schierato senza mezzi termini, come sua abitudine, nei confronti del DDL Zan. Da noi intervistato il 17 maggio scorso, giornata internazionale contro l'omotransfobia, Elkann ha tuonato: “Sogno un Italia in cui nessuno debba temere di essere sè stesso. Si approvi subito il DDL Zan”. “Mi rattrista un Paese che si divide su valori che attengono alla dignità e ai diritti umani". QUI tutta la nostra intervista al rampollo di casa Agnelli. VOTA Emma Marrone Poche ore dopo l'affossamento del DDL Zan in senato ad opera di 154 parlamentari, Emma Marrone ha espresso la propria opinione a riguardo dal palco di X Factor. “Mi dispiace di non poter festeggiare questa sera un passo avanti che aspettavamo e che riguarda tutti noi perché riguarda i diritti di tante persone. Le immagini che abbiamo visto ieri in Senato, le esultanze, i cori da stadio quando è stato definitivamente bloccato il percorso del ddl Zan, sono state imbarazzanti e rimarrà una brutta pagina della nostra storia. Credo di poter parlare di tutti miei colleghi, di un’intera produzione e un intero programma che da sempre si è battuto contro ogni discriminazione“. Da sempre in prima linea al nostro fianco, Emma tornerà al Festival di Sanremo in qualità di concorrente nel 2022, dopo averlo vinto e co-presentato. VOTA Stefania Orlando Uscita dal GF Vip, Stefania Orlando ha continuato a difendere la comunità LGBT in ogni sua apparizione televisiva. Madrina del Pride Month al Padova Pride Village 2021, ha celebrato “l’orgoglio di non accettare compromessi, perché siamo come siamo!”. Sul piccolo schermo, tra Rete4, Canale5 e Rai1, ha invece sempre sostenuto il DDL Zan, smontando le menzogne puntualmente seminate. Da noi intervistata, ha ribadito: "una legge contro l’omofobia non ha a che fare né con la destra, né con la sinistra. Ma solo col buon senso. Non approvarla e far finta di nulla, non ci renderà mai un Paese civile. È ora di smetterla di fare gli struzzi! Non bisogna necessariamente appartenere ad una sessualità per supportare certe battaglie. Supporto la stepchild adoption, così come le adozioni alle coppie gay e single. Così come supporterei anche la GPA (Gestazione per altri, ndr) in assenza di coercizione da parte di chi mette a disposizione il proprio utero.". VOTA Antonella Clerici Il giorno dopo l'affossamento del DDL Zan, in diretta Rai all'ora di pranzo dinanzi alla cosiddetta "casalinga di Voghera", Antonella Clerici si è schierata apertamente contro i senatori che con voto segreto hanno affossato la legge. "I Maneskin sono il fenomeno del momento e sono italiani. Abbiamo vinto tutto: sport, panettoni, Nobel per la fisica. Siamo al top, peccato per i diritti civili. Abbiamo perso un'occasione, ma questa è un'altra storia", ha commentato la conduttrice, poche settimane dopo in onda su The Voice Senior con la prima storica concorrente transgender del programma. VOTA Achille Lauro Insieme a Fedez è stato il cantante ad essersi più speso nel veicolare una specifica immagine, chiamata a sfiancare l'imperante mascolinità tossica. Visto all'Ariston in abiti da sposa al fianco di Boss Doms (“Sono il rifiuto dell’appartenenza ad ogni ideologia”), Lauro ha poi precisato come “maschilismo e omofobia, discriminazione e violenza andrebbero eliminate per sempre”. Successivamente ha appoggiato la legge contro l'omotransfobia (“Quando sento dire che il DDL Zan non è una priorità mi sento nella preistoria”), chiedendone l'immediata approvazione a Le Iene. Per il 4° anno consecutivo sarà a Sanremo, nel 2022, ma di nuovo in gara, dopo il 2021 vissuto in veste di super guest star. VOTA Michela Murgia Scrittrice e conduttrice radiofonica, Michela Murgia ha difeso il DDL Zan in tv al cospetto di Francesco Borgonovo, penna de La Verità. Un duro e botta e risposta che ha visto Murgia trionfare dinanzi al vicedirettore del quotidiano. “La legge istituisce che quella omofobica, transfobica verso le persone disabili e le donne venga trattata come una discriminazione", precisò la scrittrice. "Quello che non si vuole che venga scritto è che queste categorie subiscono delle discriminazioni, c’è tutta una parte di mondo che dice che non è vero e che non si verifica. Nel momento in cui si nega il fenomeno non si vuole che esista una legge che il fenomeno lo certifica. Quando dicono che vogliono modificare il testo in realtà vogliono fermare la legge”. Cosa poi tristemente accaduta. Successivamente Murgia ha sdoganato lo schwa in articoli da lei pubblicati, scatenando l'immancabile polemica con annesso dibattito social. VOTA Geppi Cucciari Conduttrice di Che Succede su Rai3, Geppi Cucciari ha reagito in diretta tv all'affossamento del DDL Zan in Senato, ospitando il deputato Pd Alessandro Zan. “Abbiamo preso una bella botta oggi. Non ci aspettavamo che il Senato arrivasse a tanto bocciando una legge di civiltà", sottolineò la conduttrice. Nel corso di Un giorno da Pecora su Rai Radio 1, poi, Geppi ha più volte ospitato parlamentari favorevoli al DDL Zan, sostenendone apertamente la sua approvazione e provando a smontare fake news puntualmente fatte circolare ad arte dagli oppositori al disegno di legge. D'altronde Cucciari è da sempre dichiaratamente la nostro fianco. Nel 2018 Geppi replicò all'allora ministro della famiglia Lorenzo Fontana, secondo cui le famiglie arcobaleno "non esistono", dagli studi di Amici di Maria. “Questo programma lo guardano tutti, destra, sinistra, nord e sud, giovani e anziani. Visto che ieri un signore che farà il Ministro della Famiglia ha detto che l'arcobaleno non le vede e che le famiglie gay non esistono. Io voglio dire che l'amore di quel colore esiste e che lo studio è pervaso dai colori dell'arcobaleno, sono infiltrati nel cast alcuni, mi sembra evidente e l'amore non ha colore, anzi ce li ha tutti, pure quelli”. VOTA Stefano Accorsi Padre di 4 figli e da 6 anni marito di Bianca Vitali, Stefano Accorsi ha espresso sui social tutta la propria vicinanza alle famiglie arcobaleno, convidivendo lo spot ufficiale che chiede uguali diritti. “Non esistono genitori fantasma. Dichiariamolo per legge“, ha scritto su Facebook l’attore, premiato con 2 David, 3 Nastri d’Argento e una Coppa Volpi. “In Italia esistono migliaia di Famiglie Arcobaleno, famiglie cioè composte da due mamme o due papà. Genitori Lgbti+, in coppia, single o separati: famiglie che come tutte le altre, si basano su responsabilità, impegno quotidiano, rispetto e amore. Quello che manca però sono i diritti“. "Anche se due genitori decidono insieme di avere figli, insieme li accolgono, accudiscono, nutrono, cullano e coccolano, per la legge italiana soltanto uno dei due risulta genitore e l’altro non esiste. Cosa significa nella vita di tutti i giorni? Significa che il genitore “fantasma” ad esempio non può riprendere da scuola i propri figli e figlie senza delega, non può assisterli/e durante ricoveri o trattamenti sanitari e in caso di morte del genitore legale, rischia di vederli andare in adozione“. Celebre volto de Le Fate Ignoranti, Accorsi è da oltre 20 anni pubblicamente al nostro fianco. VOTA

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