18 anni appena, scovato nel mezzo di migliaia di provini, Kit Connor è esploso grazie al successo ottenuto da Heartstopper, serie Netflix travolta dalle recensioni positive e dagli unanimi (o quasi) apprezzamenti social. Connor interpreta Nick Nelson, giovane liceale apparentemente eterosessuale che si innamora perdutamente del coetaneo dichiaratamente gay Charlie Spring, interpretato dal 18enne Joe Locke. Nel corso delle otto dolcissime puntate Nick accoglie i sentimenti esplosi nei confronti di Charlie, capendo di essere bisessuale.
Su Twitter, puntualmente, c’è chi non ha capito niente della serie, tanto da chiedere a Connor se fosse eterosessuale o omosessuale nella vita reale. Ed è qui che il giovanissimo attore ha replicato a tono: “Twitter è così divertente, ragazzi. Apparentemente alcune persone qui dentro conoscono la mia sessualità meglio di me…”.
I fan di Heartstopper sono subito intervenuti per difendere e sostenere Connor, sottolineando come nessuno abbia il diritto di presumere la sessualità di qualcuno in base a una performance recitativa. Anche il collega di set Joe Locke è stato preso di mira sui social, con insulti omofobi e vili commenti sul suo aspetto esteriore.
Il 18enne attore ha pubblicato uno screen di Google, in cui le prime ricerche relative al suo nome si legano a “brutto” e “gay”. Anche qui, ovviamente, i fan della serie si sono stretti attorno al dolce Locke, affossando gli hater di turno.
La serie Netflix, ormai prossima al rinnovo per una seconda stagione, ha ottenuto il 100% di recensioni positive su Rotten Tomatoes, raggiungendo il 5° posto tra le serie Netflix più viste nell’ultima settimana, con 24 milioni di ore visualizzate.
Un successo clamoroso, e meritato, che ha aiutato una giovane a fare coming out in famiglia. Nei giorni scorsi Phillip Schofield, 60enne co-conduttore di Britain’s This Morning dichiaratamente gay dal 2020, si è emozionato fino a raggiungere le lacrime, intervistando i due protagonisti dello show, a dimostrazione di quanto Heartstopper sia riuscito ad andare oltre i limiti anagrafici, parlando tanto ai giovani quanto agli adulti.
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