Da quando è arrivata la notizia delle dimissioni di Ratziner da papa, in molti hanno cominciato a parlare di chi possa essere il potenziale successore. Nomi ne circolano tanti, tra cui alcuni italiani come il vescovo di Milano Angelo Scola. Tra questi anche quello del cardinale ghanese Peter Turkson, che certo non ha idee innovative e inclusive riguardo alle persone lgbt. Anzi.
Turkson, presidente del Pontificio Consiglio per la Giustizia e la Pace, ha ufficialmente difeso la legge “ammazza gay” ugandese, oltre che diverse altre leggi anti-gay.
Secondo Turkson, il desiderio di arrestare o uccidere gay e lesbiche è comprensibile perché il disprezzo nei loro confronti è molto radicato in Africa. “L’intensità delle reazioni all’omosessualità – ha dichiarato – è probabilmente commisurata alla tradizione”.
Il cardinale ha anche criticato il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon per aver richiamato le nazioni africane chiedendo di mettere fine alla criminalizzazione dell’omosessualità.
Turkson si è anche distinto, per così dire, a proposito dell’HIV. Secondo Turkson il preservativo dovrebbe essere utilizzato solo dalle coppie sposate nelle quali un partner sia infetto, mentre per il resto l’unico metodo per tutelarsi dal contagio e fermare l’epidemia in Africa è l’astinenza.
Insomma, ammesso che i tempi siano maturi per un papa nero, come alcuni sostengono, questo non significa di certo una maggiore apertura della Chiesa sui temi gay e sulla contraccezione.