L’Italia aderisce al programma del Consiglio d’Europa contro le discriminazioni verso le persone lgbt. La decisione in realtà è stata presa in un consiglio dei ministri del 2010 ma questo governo ha deciso di dare seguito a quella scelta e uno dei suoi componenti, il inistro con la delega alle Pari Opportunità Elsa Fornero domani parteciperà ad una riunione organizzata dall’Unar, l’ufficio anti discriminazioni presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
"L’Italia – dichiara il Direttore dell’Unar Massimiliano Monnanni – mira ad offrire assistenza tecnica e finanziaria agli Stati membri del Consiglio d’Europa nell’implementazione di politiche di contrasto alla discriminazione nei confronti delle persone lgbt, avvalendosi, in ciascuno stato, di un network informale di focal point governativi".
In pratica, il Programma europeo prevede in particolare che vengano avviate attività di prevenzione e contrasto del bullismo omofobico e transfobico potenziando gli interventi in materia antidiscriminatoria nei confronti delle diverse componenti della scuola (studenti, genitori, docenti e dirigenti). Altre aree d’intervento saranno quella per la prevenzione e il contrasto della discriminazione nei confronti delle persone lgbt nel mondo del lavoro, con particolare riguardo alle persone transessuali e transgender; l’ attività di informazione e sensibilizzazione nei confronti delle Forze dell’Ordine; il contrasto dei pregiudizi e degli stereotipi nei confronti delle persone LGBT nei mass media in collaborazione con la Federazione Nazionale della Stampa Italiana.
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